Papa Francesco: Angelus, appello per Congo, Nigeria e Mongolia. Servono “scelte saggie e coraggiose” per la cura del creato

(Foto Vatican Media/SIR)

Tre appelli: per il Congo, la Nigeria e la Mongolia. A lanciarli, al termine dell’Angelus di ieri in piazza San Pietro, è stato il Papa. “Seguo con preoccupazione l’aumento delle violenze nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo”, le sue parole: “Mi unisco all’invito dei vescovi a pregare per la pace, auspicando la cessazione degli scontri e la ricerca di un dialogo sincero e costruttivo”. “Destano apprensione i sempre più frequenti rapimenti che si verificano in Nigeria”, ha proseguito Francesco: “Esprimo al popolo nigeriano la mia vicinanza nella preghiera, auspicando che ci si impegni affinché il dilagare di questi episodi sia arginato il più possibile”. “Sono vicino pure alla popolazione della Mongolia, colpita da un’ondata di freddo intenso, che sta provocando gravi conseguenze umanitarie”, l’ultimo appello: “Anche questo fenomeno estremo è un segno del cambiamento climatico e dei suoi effetti”. “La crisi climatica è un problema sociale globale, che incide in profondità sulla vita di molti fratelli e sorelle, soprattutto sui più vulnerabili”, ha ribadito il Papa: “Preghiamo per poter intraprendere scelte sagge e coraggiose per contribuire alla cura del creato”.

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