“Mi appello nuovamente alle comunità cristiane perché non si lascino scoraggiare da questo linguaggio di violenza. Non dobbiamo cedere a questa logica, facendoci tentare dallo sconforto e dalla rabbia”. Lo ha scritto mons. Attilio Nostro, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, a seguito dell’ennesimo atto intimidatorio subito da don Felice Palamara, parroco di Cessaniti (Vv). Nelle ampolline per la celebrazione della messa, infatti, è stata trovata candeggina.
“La diocesi sta vivendo un momento di sofferenza a causa di atti intimidatori che nulla hanno a che fare con la normale vita cristiana delle parrocchie”, ha constatato mons. Nostro. “Non possiamo accettare questo linguaggio, non dobbiamo rispondere all’odio con odio, sapendo che non è possibile dialogare davvero con chi si rifiuta di farlo”. Il presule miletese ha ringraziato “di cuore le forze dell’ordine per la professionalità con la quale ci stanno aiutando e sostenendo in questo momento umanamente difficile”, e “anch’io continuerò a garantire ai miei sacerdoti la mia costante presenza perché possano svolgere il proprio prezioso servizio in favore del Popolo di Dio”. Lo scorso mese l’automobile di don Palamara era stata oggetto di danneggiamenti, e lo stesso sacerdote aveva ricevuto lettere anonime contenenti minacce di morte.