La “cura del trauma causato dalla guerra” è il denominatore comune di tutto l’intervento di Fondazione Soleterre in Ucraina, che oggi conta un team di 14 persone sul campo, tra operatori esperti in progetti sanitari e di emergenza, a cui si è aggiunta nel tempo una rete nazionale di 40 psicologi e psichiatri. In questi 2 anni di guerra sono state aiutate dal punto di vista psicologico 3.979 persone (per un totale di 10.615 sessioni erogate), di cui 898 bambini feriti e malati di cancro e loro genitori (attraverso 4.818 sessioni). Solo nel Centro Unbroken Kids, aperto nel giugno 2023 come punto di riferimento nazionale per le cure riabilitative, sono stati presi in carico 339 minori, che hanno potuto contare su 4.039 sedute di riabilitazione fisica e psicologica.
Da giugno 2023 Fondazione Soleterre collabora con Frontline Medics, organizzazione di medici volontari, con la quale offre cure mediche e assistenza psicologica ai civili costretti a vivere nelle zone più vicine al fronte (Dnipro) dove avvengono attacchi continui e mancano completamente i servizi base. Due psicologhe di Soleterre si sono unite al team dell’unità mobile e finora hanno assistito 210 persone. “Le persone che incontriamo sono incredibilmente forti. I suoni continui delle sirene, dei bombardamenti, dei razzi non lasciano tranquillo nessuno e la maggior parte delle persone soffre di ansia. Quando chiedo loro se mai lasceranno la loro casa mi rispondono di no, neanche per un momento vacillano, perché è proprio dalle mura della loro casa e dai ricordi d’infanzia legati al luogo che traggono la forza per andare avanti. Qui quasi tutti hanno perso un familiare nei combattimenti, tutti sono legati da un sentimento di incertezza, paura, ma anche speranza”, racconta Lena Shambirova, psicologa di Fondazione Soleterre.
Per quanto concerne la risposta all’emergenza, Fondazione Soleterre ha operato in 20 tra shelter e centri di distribuzione agli sfollati (Poltava, Cherkasy, Kyiv) e ha raggiunto finora 7.859 persone fornendo loro beni di prima necessità (cibo, kit igienico-sanitari, denaro, stufe per l’inverno) e assistenza psicologica. Ha anche costruito a Neslukhiv, vicino Lviv, una struttura d’accoglienza per 30 famiglie di sfollati provenienti dalle regioni dell’Ucraina orientale.
Non si è mai interrotta l’assistenza ai bambini malati di cancro in cura nei 5 ospedali con cui Fondazione Soleterre collabora: sono 1.373 i bambini aiutati in 2 anni attraverso la fornitura di farmaci, endoprotesi, operazioni chirurgiche e accoglienza gratuita, 10 i trapianti di midollo effettuati con successo. Nonostante le difficoltà causate dalla guerra, è stata inaugurata la Dacha (casa d’accoglienza) a Kyiv, che ha ospitato 46 bambini con le rispettive famiglie (genitori, fratelli e sorelle), e realizzata una palestra presso l’Istituto del Cancro di Kyiv, che ha erogato 1.256 sessioni di fisioterapia per 124 bambini. La lontananza da casa (e l’incertezza sul possibile ritorno) e la difficoltà economica (causata da spese impreviste in una nuova città; l’impossibilità, spesso, di accedere al proprio conto corrente ucraino; la mancanza del supporto della famiglia d’origine) sono due fattori che aggravano il benessere psicologico dei bambini malati di cancro e dei loro genitori arrivati in Italia per curarsi: Fondazione Soleterre ha ospitato 49 nuclei in una struttura d’accoglienza erogando per loro aiuti economici per le spese quotidiane, oltre al supporto psicologico e alla mediazione linguistica.
Le attività di Fondazione Soleterre nell’ambito dell’oncologia pediatrica e dell’assistenza ai bambini feriti sono realizzate grazie al partner locale Fondazione Zaporuka e con il supporto della Fondazione Rosa Pristina.