Fism Lombardia, punto di riferimento per oltre 1.300 scuole dell’infanzia non profit, ringrazia il Consiglio regionale della Lombardia che, con l’approvazione delle “Linee di indirizzo per l’assegnazione dei contributi regionali a sostegno delle scuole dell’infanzia autonome non statali e non comunali per il periodo di programmazione scolastica 2023-2026″ , ha stabilito un provvedimento finanziario atteso. “Si tratta di un contributo integrativo di 4 milioni (oltre all’attuale contributo ordinario), ritenuto necessario per garantire un’offerta educativa di qualità sul territorio e finalizzato al contenimento delle rette a carico delle famiglie: una cifra che alza lo stanziamento da 8 a 12 milioni per annualità”, spiega una nota, della Fism.
“A nome della Federazione italiana scuole materne della Lombardia e delle 1.305 scuole dell’infanzia associate, ringrazio in modo particolare l’assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro Simona Tironi, con la quale ho avuto in questi mesi molte interlocuzioni. Sono state affrontate problematiche rilevanti inerenti alle nostre istituzioni scolastiche paritarie: proposte comuni e suggerimenti recepiti hanno consentito di realizzare questo importante risultato. Ringrazio, inoltre, il vice presidente e assessore al Bilancio e Finanza Marco Alparone, con il quale abbiamo condiviso la necessità di trasmettere un segnale importante ai gestori delle nostre scuole”, afferma il presidente della Fism Lombardia, Giampiero Redaelli.
“L’approvazione dell’integrazione finanziaria disposta dal Consiglio regionale della Lombardia manifesta un riconoscimento concreto dell’importanza delle scuole dell’infanzia paritarie senza finalità di lucro, diffuse su tutto il territorio regionale, garantendo una copertura di circa il 50% del servizio pubblico e rappresentando indubbiamente anche un valore culturale, pedagogico e sociale”, osserva Redaelli.
“Come Fism – conclude – continueremo a lavorare perché sia il contributo statale, sia il contributo regionale possano ulteriormente accrescere nella prospettiva del riconoscimento di una vera parità, anche economica, non solo giuridica e alla luce del fatto che le scuole dell’infanzia Fism rappresentano un importante presidio per la concreta applicazione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni”.