Russia: appello di un gruppo di preti ortodossi per la consegna del corpo di Navalny alla madre, “è un dovere verso Dio e verso il defunto”

“Vi esortiamo a consegnare il corpo di Alexey Navalny alla famiglia in modo che sua madre, gli altri membri della famiglia e i sostenitori possano salutarlo e dargli una sepoltura cristiana. Questo non è solo un loro desiderio e diritto legale, ma anche un dovere verso Dio e verso il defunto”. E’ quanto si legge in un appello alle autorità della Federazione Russa lanciato da un gruppo di sacerdoti ortodossi. Pubblicato il 21 febbraio sul sito “Mir Vsem”, “Pace a tutti”, è stato sottoscritto ad oggi da oltre 3.800 persone tra clero ortodosso, laici e cristiani di altre confessioni. “Alexey Navalny – si legge nel testo – non era solo un politico dell’opposizione, ma anche un credente, un cristiano ortodosso. Vi esortiamo a rispettare la sua memoria”. I firmatari dell’appello chiedono quindi di non “rifiutare una richiesta così semplice e umana”. “Ogni persona merita di essere sepolta umanamente. Anche Ponzio Pilato, che decise di giustiziare Cristo per paura di essere sleale nei confronti dell’imperatore”, “non intervenne sulla liberazione del corpo del Salvatore e la sua sepoltura”. L’invito alle autorità russe è quello di “non essere più crudele di Pilato” e di prendere “la decisione giusta”. Secondo l’agenzia cattolica Risu, l’appello porta le firme anche delll’arciprete Andriy Kordochkin e del sacerdote Valerian Dunin-Barkovsky, che hanno tenuto una cerimonia commemorativa per Navalny a Düsseldorf e sono entrambi firmatari dell’appello ‘Stop the war’ firmato da un gruppo di preti ortodossi per la fine della guerra in Ucraina.

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