Da liceali a startupper, seppure ancora sulla carta. Individuare un’idea di business che risponda a una domanda di mercato e porre le basi per una possibile impresa, affinando competenze trasversali come lavorare in gruppo, comunicare in maniera efficace, negoziare, esercitare la leadership, utilizzare la creatività e il problem solving, gestire tempi e scadenze, prendere decisioni: a questo infatti saranno chiamati, dal 26 febbraio al 1° marzo, gli studenti delle classi terze dei licei Faes, classico, scientifico e scienze umane.
Per una settimana dunque i ragazzi sospenderanno le normali lezioni per dedicarsi interamente al progetto di simulazione d’impresa, incluso un incontro al PoliHub-Innovation Park del Politecnico di Milano con startupper appena più grandi di loro che già stanno realizzando la loro idea imprenditoriale: un confronto da cui prendere idee, esempio e ispirazione.
La Settimana d’impresa è un progetto che già da diversi anni rientra nelle attività di Pcto delle Scuole Faes di Milano, non solo per comprendere meglio le dinamiche che caratterizzano il contesto socio-economico italiano, e lombardo in particolare, ma anche per sviluppare competenze e soft skill sempre più richieste dal mondo del lavoro. La Settimana sarà scandita da interventi di professionisti che da diversi punti di vista – dalla sostenibilità alla fattibilità, alla comunicazione – forniranno indicazioni su come effettuare un’analisi di mercato per poi sviluppare un business model coerente e mettere in piedi una struttura organizzativa.
“Dopo ogni incontro – spiega Gianfranco Calareso, docente Faes e tra i responsabili del progetto – gli studenti, suddivisi in team di lavoro, avranno a disposizione approfondimenti e letture da elaborare in gruppo, fino alla presentazione finale di un progetto originale con relativo business plan”. Non proprio un’attività da niente per dei sedicenni, soprattutto laddove si tratta di concretizzare e portare a realizzazione la propria idea: un momento critico che quest’anno si cercherà di superare con la presenza di consulenti a disposizione dei ragazzi anche nelle fasi conclusive, più pratiche.
I progetti saranno dapprima presentati a una giuria composta dai docenti, più alcuni professionisti esterni, che selezionerà i quattro migliori sulla base della value proposition, del business plan, della struttura organizzativa e del customer journey map. I finalisti saranno quindi votati online dagli altri studenti del Faes (istituto paritario bilingue con classi dall’asilo nido ai licei) attraverso dei video di presentazione caricati sui canali social della scuola e in seguito valutati da una giuria esterna, che decreterà il team vincitore.
Francesco Orlando, quest’anno in classe quarta al liceo classico Faes, fa appunto parte della squadra che l’anno scorso ha vinto con Cultured, una sorta di aggregatore di eventi culturali a cui si accede sia tramite app che da sito. “È stata una delle settimane scolastiche da cui ho imparato di più – racconta entusiasta -. Sarà che ho un approccio alle cose molto pratico e concreto, ma mi è piaciuta subito l’idea di creare una startup mettendo a frutto le competenze di tutto il gruppo, capire perché nasce un prodotto e come lo si lancia sul mercato, tanto da cambiare i miei progetti e considerare l’idea di scegliere Economia all’Università. Mi piacerebbe anche, insieme agli altri ragazzi del team, dare gambe a Cultured, farla crescere: siamo tutti amici appassionati di letteratura, musica, arte, crediamo che una app così potrebbe avere successo”.