“In questi anni l’Ente si è speso con assiduità nella realizzazione di progettualità a forte contenuto innovativo, senza per questo tralasciare di assicurare adeguato sostegno ai soggetti maggiormente marginalizzati, che possono essere recuperati ad una contribuzione attiva, valorizzando tutte le possibilità offerte dalle risorse nazionali ed europee disponibili. Il nostro vero obiettivo, infatti, è quello di trasformare il costo sociale in nuove opportunità, con persone che diventano nuovi consumatori e, soprattutto, nuovi imprenditori e cittadini che, in molti casi, vengono sottratti ai circuiti della criminalità e dell’usura”. Lo ha sottolineato il presidente dell’Ente nazionale per il microcredito (Enm), Mario Baccini, in occasione della presentazione oggi a Roma della Relazione biennale sulle attività dell’Enm.
Solo nel 2023, si legge nella Relazione, “sono state accolte alla garanzia del Fondo ed erogate dai soggetti finanziatori circa 3.200 operazioni, per un valore di oltre 90 milioni di euro, gran parte delle quali intermediata dalle banche convenzionate con l’Ente nazionale per il microcredito”.
Negli ultimi tre anni “i finanziamenti erogati dalle banche convenzionate con l’Ente hanno consentito di avviare o sviluppare oltre 2.000 imprese e di creare circa 5.000 nuovi posti di lavoro. A queste imprese, sostenute dal ricorso al microcredito, vanno aggiunte oltre 1.100 attività avviate da parte dei giovani Neet che, a seguito di un percorso mirato di formazione all’autoimprenditorialità governato dall’Ente, sono stati supportati nella definizione di un business plan per l’avvio di una propria impresa ed hanno potuto beneficiare di specifici finanziamenti pubblici”.
Analizzando anche il volume complessivo dei finanziamenti erogati dall’avvio dell’operatività della Sezione speciale Microcredito del Fondo di garanzia, risulta che le operazioni complessivamente erogate sono state oltre 22.000, per un importo superiore ai 550 milioni di euro; tali finanziamenti hanno consentito di creare nuovi posti di lavoro stimati in oltre 55mila.
Importante l’effetto moltiplicatore del microcredito in termini di creazione di nuova occupazione: l’Ente, infatti, ha calcolato che ogni operazione di microcredito genera in media 2,43 nuovi posti di lavoro nel medio periodo. Inoltre, l’anticipazione di credito per ciascun posto di lavoro creato, nel caso del microcredito intermediato da istituti convenzionati con l’Ente, è pari ad appena 10.700 euro.
L’importo medio dei finanziamenti, che è progressivamente cresciuto passando da 24.500 euro nel 2020 a 34.000 euro nel 2023, anche per effetto dell’aumento dell’importo massimo concedibile stabilito dalla normativa di settore.