L’Unicef pubblica oggi il nuovo rapporto “La condizione dei bambini nell’Unione europea 2024”, in vista delle elezioni del Parlamento europeo di giugno – dopo le quali inizierà un nuovo ciclo politico quinquennale – per orientare la visione dell’Ue per i bambini e le generazioni future, in particolare per i più vulnerabili e svantaggiati, tra cui i bambini con disabilità, quelli che vivono in povertà, i bambini rifugiati e migranti e i gruppi che subiscono discriminazioni. Il nuovo rapporto, infatti, rivela la prevalenza delle sfide che i bambini che vivono nei Paesi dell’Unione europea devono affrontare, tra cui l’aumento della povertà, il deterioramento della salute mentale, l’abuso sessuale online e l’esposizione all’inquinamento.
Il rapporto e i policy brief che lo accompagnano, anch’essi pubblicati oggi, presentano gli ultimi dati disponibili e delineano una serie di raccomandazioni per l’Ue: “Salvaguardare e accelerare i recenti progressi in materia di diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e aumentare gli investimenti nei servizi essenziali per i bambini. Rafforzare la governance per i bambini. L’impatto sui diritti dei minori e sulle generazioni future deve essere sistematicamente considerato in tutte le politiche e le leggi dell’Ue. L’Ue deve migliorare la sua base di dati con una nuova strategia di raccolta dati che includa i bambini. Agire sui principali fattori che hanno un impatto sulla povertà dei bambini, compresa l’attuazione della Garanzia europea per l’infanzia in tutta l’Ue. Adottare una strategia globale pluriennale e multisettoriale per la salute mentale, dotata di costi e risorse. Valutare l’impatto del Green New Deal sulla salute e sul benessere dei bambini per orientare la legislazione e le politiche ambientali. Aggiornare e applicare la legislazione per promuovere l’uso sicuro delle tecnologie digitali da parte dei bambini, affrontare il divario digitale e promuovere le competenze digitali”.