La “Peregrinatio Mariae” organizzata dall’Unitalsi per i 120 anni della sua fondazione farà tappa nell’arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo dalla serata di oggi, sabato 17, fino alla serata di domani, domenica 18 febbraio, per essere poi trasferita a Melfi.
L’arrivo nel territorio diocesano è previsto alle 20 con l’accoglienza dell’effige della Madonna presso il piazzale 34 alloggi (parrocchia di Santa Maria della Speranza di Bucaletto); da qui partirà la processione fino in chiesa seguita dalla recita del rosario; la chiesa rimarrà aperta tutta la notte per la visita dei fedeli.
Domani alle 8 verrà celebrata una messa presso la parrocchia di Santa Maria della Speranza di Bucaletto; alle 9.30 è in programma l’accoglienza presso il palazzo della sede direzionale dell’Ospedale San Carlo con la partecipazione dell’amministratore apostolico, mons. Salvatore Ligorio; a seguire visita nei reparti di Oncologia ed Hospice. Poi alle 12 sono previste l’accoglienza e la celebrazione eucaristica presso la chiesa madre di Santa Maria Assunta in Bella (Pz). Nel pomeriggio, alle 16, l’effige sarà accolta nella cattedrale di San Gerardo di Potenza dove alle 17.45 verrà recitato il rosario e alle 18.30 mons. Ligorio presiederà la celebrazione eucaristica. Dopo la processione aux flambeaux per le vie del centro storico di Potenza, alle 21 si terrà il saluto dell’effige con la consegna alla Sottosezione di Melfi-Rionero.
“Quello che stiamo vivendo è il tempo di più immediata preparazione al Giubileo Ordinario del 2025 il cui tema è ‘Pellegrini di speranza’. La nostra arcidiocesi, accogliendo l’invito di Papa Francesco, già da tempo sta approfondendo lo studio e la riflessione sulle Costituzioni dogmatiche del Concilio ecumenico Vaticano II”, ha scritto l’amministratore apostolico, annunciando che con la celebrazione eucaristica di domani in cattedrale “daremo inizio all’anno della preghiera a livello diocesano”. “La nostra Chiesa diocesana”, ha aggiunto, “si prepara ad accogliere il suo nuovo pastore, mons. Davide Carbonaro: un motivo in più per intensificare la supplica così da vivere questo tempo come occasione per ripensare il nostro essere Chiesa”.