Le guerre passate e presenti – ma soprattutto la volontà di pace e riconciliazione – al centro del “Vespro attorno al pozzo” organizzato dai volontari del Pozzo di Giacobbe – Jakobsbrunnen, nella chiesa di Santo Spirito di Merano, per il 24 febbraio alle 17. L’occasione – chiariscono i promotori – è data dal compiersi del secondo anno dallo scoppio del conflitto in Ucraina e dal 79° anniversario della morte di Josef Mayr-Nusser, l’altoatesino che si rifiutò di giurare fedeltà a Hitler. Durante il vespro sarà ricordato il figlio di Josef, Albert, da poco scomparso.
“Josef Mayr-Nusser morì di stenti alla stazione di Erlangen, sul carro merci che lo stava portando, con altri prigionieri, al lager di Dachau. Era il 24 febbraio del 1945. Per la sua vita, una continua testimonianza, e per il suo rifiuto di piegarsi alla barbarie nazista che lo ha condotto al martirio, Mayr-Nusser è stato dichiarato beato da Papa Francesco nel 2017. Il figlio Albert, deceduto il 28 gennaio scorso, era nato nell’agosto 1943. Musicista, compositore, ha tenuto viva la memoria del padre anche quando quella testimonianza era vissuta da molti come scomoda”.
Le guerre dimenticate sono al centro del percorso quaresimale scelto dalla comunità di Santo Spirito a Merano. Ogni domenica viene letto all’assemblea un messaggio ricevuto da un testimone diretto. Si comincia col Burkina Faso e le tensioni nel Sahel per continuare con la situazione in Colombia, nel Sudan, nel Nagorno Karabakh e tra Etiopia ed Eritrea.