“L’autonomia differenziata può ulteriormente frammentarie il Paese con una gerarchizzazione territoriale che abbandona il Sud al proprio destino”. Lo ha detto questa mattina Antonio Decaro, presidente dell’Anci, intervenendo a Cosenza all’incontro a più voci “No all’autonomia differenziata. Sì all’Italia dei Comuni unita”, organizzata dall’Amministrazione comunale bruzia.
“Siamo preoccupati rispetto all’organizzazione che si dovranno dare le Regioni nel gestire 26 materie e quasi 500 attività, che sono attività gestionali, non solo legislative, attività di pianificazione e programmazione”, ha detto il rappresentante dei sindaci italiani. “Corriamo il rischio di aumentare conflitti, questioni burocratiche, rallentamenti, procedure, e che i poveri diventeranno ancor più poveri”. Per Decaro, “mentre i Comuni hanno già dimostrato di saper gestire il rapporto tra capacità fiscali e fabbisogni standard mediante la perequazione, le Regioni non lo hanno mai fatto”. Da qui la preoccupazione: “Come possiamo pensare che con l’autonomia differenziata, quando utilizzeranno le proprie capacità fiscali, le Regioni potranno risolvere i divari?”.