“Quanto emerso in seno alle audizioni in Parlamento, circa la proposta delle Regioni e degli enti locali di voler partecipare al gettito erariale delle slot nella misura del 5%, sta a significare che la classe politica, nazionale e locale, non ha alcuna intenzione di porre un segno di discontinuità con il passato: fare cassa sulla disperazione della gente. La popolazione fragile più soggetta alla trappola dell’azzardo sarebbe schiacciata da due esattori, centrale e periferico. Anche se i numeri dicono che a fare affari d’oro sono le aziende dell’azzardo, mentre lo Stato ricava percentualmente sempre meno e si vede nella necessità di impegnare le entrate erariali per le cure sociali e sanitarie di problematiche legate all’azzardo”. Lo ha dichiarato il presidente della Consulta nazionale antiusura Giovanni Paolo II, Luciano Gualzetti.
“La Consulta nazionale antiusura auspica che tale richiesta da parte dagli enti locali di compartecipazione al gettito erariale sia respinta dai legislatori. Le associazioni, che hanno una lunga esperienza in merito alle problematiche legate all’azzardo che non sono solo legate all’aspetto economico, povertà, sovraindebitamento e usura, meritano di essere non solo audite dalle istituzioni, ma anche ascoltate effettivamente nei processi legislativi”, conclude il presidente Gualzetti.