Con la celebrazione eucaristica che il vescovo di Lamezia Terme, mons. Serafino Parisi, presiederà domani, sabato 17 febbraio, alle 19, riaprirà al culto la chiesa di San Giuseppe Artigiano nel XXV anniversario di consacrazione e dopo i lavori di restauro che hanno riguardato sia l’eterno che l’interno della struttura.
“Carissimi – scrive il parroco, don Fabio Stanizzo –, ognuno di noi è ‘pietra viva’, chiamato ad edificare una comunità che si nutre della relazione con il Signore e cresce nella carità reciproca. I nostri luoghi di culto rimandano a questa realtà spirituale”.
L’intervento, cofinanziato dalla Cei grazie al contributo dell’8xmille e coloro che hanno contribuito, dopo l’esterno ed il recupero del salone con relativo ammodernamento dell’impianto audio e video, ha riguardato l’aula liturgica dove sono stati fissati pannelli in sughero di 5 cm di spessore con lo scopo di coibentare il solaio e nello stesso tempo di ottenere un effetto fonoassorbente. “Sulle navate laterali – così come viene spiegato nella relazione tecnica dell’ingegnere Francesco Stella e dell’architetto Grazia Pascuzzi – la copertura in tegole portoghesi che, a causa della modestissima pendenza, non consentiva all’acqua di defluire, è stata sostituita con un pannello coibentato che completerà l’isolamento del solaio della chiesa e nel contempo permetterà al sistema di smaltimento delle acque di essere più efficiente. La cupola, mai completata, è stata rivestita con lastre di acciaio a protezione multistrato con rivestimento esterno in lamina di rame. Il muro su cui si appoggia la semicupola, è stato sostituito da infissi a taglio termico, in parte apribili con comando elettrificato”.
Inoltre, sono stati rifatti l’impianto di illuminazione interno e la pittura mentre l’artista Maurizio Carnevali, con la raffigurazione della gloria di San Giuseppe in cielo, ha proceduto al completamento dell’affresco che racconta la vita di San Giuseppe.