“La morte di Aleksej Navalnyj nel carcere russo di Kharp rappresenta la peggiore e più ingiusta conclusione di una vicenda umana e politica che ha scosso le coscienze dell’opinione pubblica mondiale. Per le sue idee e per il suo desiderio di libertà Navalnyj è stato condannato a una lunga detenzione in condizioni durissime. Un prezzo iniquo e inaccettabile, che riporta alla memoria i tempi più bui della storia. Tempi che speravamo di non dover più rivivere”. Lo ha dichiarati il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, commentando la morte dell’oppositore russo Alexei Navalny, avvenuta oggi, a 47 anni, nella colonia penale n. 3 dell’Okrug autonomo di Yamalo-Nenets. Certo che “il suo coraggio resterà di richiamo per tutti”, il Capo dello Stato esprime “alla famiglia di Aleksej Navalnyj il cordoglio e la vicinanza della Repubblica italiana”.