Infanzia: Oil, Save the Children e Unicef, “istituzioni e i donatori compiano passi decisivi per raggiungere la protezione sociale universale per tutti i minori”

Per rafforzare gli sforzi volti a monitorare e ridurre le lacune nella copertura di prestazioni sociali per i minori e degli assegni familiari, Save the Children, l’Oil e l’Unicef hanno sviluppato il “Global Child Benefits Tracker”, una piattaforma online per monitorare l’accesso dei minori agli assegni familiari e per fare pressione sui governi e sui donatori per colmare le lacune. Questo lancio arriva in un momento critico in cui i dati più recenti mostrano che 829 milioni di minori a livello globale vivono in famiglie con un reddito pro capite inferiore a 3,65 dollari al giorno e i progressi nella riduzione della povertà infantile sono in gran parte bloccati.
“I sussidi all’infanzia aiutano le famiglie ad avere un’alimentazione, una salute, un’istruzione e una protezione migliori e sono fondamentali per realizzare i diritti dell’infanzia e accrescere il loro potenziale da adulti. I sussidi sono quindi fondamentali per costruire economie inclusive e resilienti per il futuro. Purtroppo, molti Paesi non danno priorità agli investimenti nella protezione sociale. Attraverso il Child Benefits Tracker, mettiamo in evidenza l’entità della povertà infantile globale e gli esempi di progresso per ispirare una maggiore volontà politica e investimenti in sistemi di protezione sociale sensibili all’infanzia”, ha dichiarato David Lambert Tumwesigye, responsabile globale delle politiche e dell’advocacy per la povertà infantile di Save the Children International.
Le tre organizzazioni, in occasione della pubblicazione dei dati riguardanti i minori e la protezione sociale loro offerta, esortano le istituzioni e i donatori “a compiere passi decisivi per raggiungere la protezione sociale universale per tutti i minori per costruire sistemi di protezione sociale basati sui diritti, rispondenti alle esigenze di genere, inclusivi e in grado di reagire agli shock, per affrontare le disuguaglianze e ottenere risultati migliori per le bambine e le donne, i minori con disabilità, quelli migranti o che svolgono lavoro minorile, ad esempio.
Per coprire le lacune di protezione è necessario inoltre colmare il deficit di finanziamento. Ciò significa che investire in prestazioni per l’infanzia per tutti i bambini e le bambine offre un modo comprovato ed efficace dal punto di vista dei costi per combattere la povertà infantile e garantire il benessere dei minori”.
Occorre inoltre “fornire una gamma completa di prestazioni per l’infanzia attraverso sistemi nazionali di protezione sociale che colleghino le famiglie anche a servizi sanitari e sociali cruciali, come l’assistenza all’infanzia gratuita o a prezzi accessibili e di alta qualità. Insieme a questo, è necessario garantire un finanziamento sostenibile per i sistemi di protezione sociale, mobilitando le risorse nazionali e aumentando gli investimenti pubblici per l’infanzia”.
Non da ultimo, “è importante rafforzare la protezione sociale dei genitori e di chi si prende cura dei bambini, garantendo l’accesso a un lavoro dignitoso e a prestazioni adeguate, tra cui disoccupazione, malattia, maternità, invalidità e pensioni”.

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