I presidenti di Justitia et Pax Europa, Maria Hammershoy e mons. Antoine Hérouard, insieme al segretario generale Stefan Lunte, sono stati a Leopoli (Lviv) in Ucraina, il 12-13 febbraio, per una visita di solidarietà. Erano stati invitati – come spiega una nota odierna – da Yuriy Pidlisny, presidente della Commissione per la famiglia e la società della Chiesa greco-cattolica ucraina, membro della rete delle trenta Commissioni Giustizia e pace in Europa. “Con la nostra visita abbiamo capito meglio che il popolo ucraino non difende solo la propria libertà. Attraverso il loro sacrificio difendono anche l’idea di un’Europa libera e democratica nel suo insieme”, ha dichiarato mons. Hérouad al ritorno dal viaggio. Le due giornate sono state dense di incontri: con l’arcivescovo greco-cattolico Ihor Vozniak di Lviv e il suo vescovo ausiliare Volodymyr Hrutsa, con padre Bogdan Prach, già rettore e vicepresidente del senato accademico dell’Università cattolica ucraina nonché con la presidente di Caritas Ucraina Tetiana Stawnychy. La delegazione ha visitato diversi cimiteri militari e visto i danni causati agli edifici dagli attacchi missilistici russi. Si è pregato e celebrata la messa per le vittime della guerra.

“Proteggere la vita e la dignità della persona umana, così come condividere il dolore della guerra, sono una preoccupazione costante”, ha segnalato Maria Hammershoy, sottolineando come la Chiesa in Ucraina stia mostrando la sua essenza “nella cura del vittime della guerra, ascoltando le loro storie e sostenendo i loro bisogni primari”. Il viaggio in Ucraina è avvenuto all’indomani dell’incontro europeo dei segretari generali delle Commissioni nazionali Giustizia e pace (Berlino, 9-11 febbraio), che si è espresso a sostegno della necessità di continuare a sostenere il popolo Ucraino.