Si è chiusa ieri (dal 12 febbraio) la visita pastorale del card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei latini, alla parrocchia di Gerico, dove è stato accolto da don Mario Hadcheti, parroco di Gerico, insieme al Consiglio parrocchiale e ai bambini della parrocchia. A motivare la visita è stato lo stesso patriarca: “In questo momento difficile, ho deciso di fare diverse visite pastorali per essere vicino ai miei parrocchiani. Prima di venire da voi, sono stato nella parrocchia di Ain Arik. Sono già venuto da voi in diverse occasioni, ma oggi mi sono dedicato due giorni per stare con voi, per conoscere meglio la vita della parrocchia. Nonostante si tratti di una parrocchia numericamente piccola, è comunque fondamentale per me venire da voi e conoscere le vostre esigenze a livello personale, il che mi permette di prendermi meglio cura di voi. Permettetemi di incoraggiarvi con queste parole: nonostante il vostro piccolo numero, siete forti nella fede e avete una grande volontà e un grande impegno a lottare per il bene di tutti, quindi fatevi coraggio. Nonostante i progressi tecnologici, solo Gesù Cristo può salvarci dal male di questo mondo. Molti pensano che l’uso delle armi possa raggiungere questo obiettivo, ma porta solo più male. Questa lettura ci ricorda che tutta l’umanità ha bisogno di Dio per essere salvata e guarita”. La visita è stata anche per incontrare diversi sofferenti e celebrare così la Giornata del malato. Non sono mancati incontri con esponenti religiosi e politici del governatorato e della municipalità, ai quali è stato ribadito l’impegno della Chiesa a lavorare per il bene del Paese e della sua gente. Il card. Pizzaballa ha, inoltre, amministrato il Sacramento del Battesimo a una bambina di nome Selina Mikhail, alla presenza della sua famiglia, originaria di Gaza e attualmente residente a Gerico. I due giorni di visita si sono chiusi incontrando gli studenti della scuola di Terra Santa, visionando il centro sportivo del Buon Pastore e la Fondazione Seed.