“Per chi vorrà vivere in pienezza questo tempo, l’ascolto e la preghiera dovranno diventare corsie preferenziali sulle quali immettersi per portare a compimento il cammino verso Pasqua”. Ne è convinto l’arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia, che così si esprime nel messaggio alla diocesi per l’inizio del tempo quaresimale.
“Questa Quaresima – che io stesso, per buona parte, vivrò in mezzo a voi continuando nelle prossime settimane il ‘pellegrinaggio’ della Visita Pastorale – può davvero essere un cammino di grazia e di comunione con il Signore e tra di noi”, sostiene il presule, osservando che “non a caso, ‘Camminare in una vita nuova’ (Rm 6,4), è il versetto della Lettera ai Romani che il Santo Padre quest’anno ha scelto per le 24 ore per il Signore e che vivremo a livello diocesano alla fine della III settimana di Quaresima in cattedrale”. “Quello di Paolo – ammonisce l’arcivescovo – è un invito da prendere sul serio. È un appello a camminare in una vita trasformata dallo Spirito e rinnovata utilizzando gli strumenti che il tempo liturgico mette a nostra disposizione: la preghiera, la penitenza, la carità”. Secondo mons. Seccia, “continuare o riprendere la buona pratica della Lectio Divina è un metodo ben collaudato per far convergere le due esperienze. Pregare la Scrittura e con la Scrittura, permette alla Parola di Dio di penetrare il cuore e di coltivare la relazione intima col Signore. Un modo molto semplice dì pregare, praticato dai primi monaci, utilizzato da tanti santi e da tutti coloro che hanno desiderato nutrirsi della Parola che salva, restando in perenne contatto con Dio. È questa la vera contemplazione!”. “Signore, insegnaci a pregare” (Lc 11,1), esorta l’arcivescovo, “divenga un’invocazione costante in questa Quaresima”. “Ai sacerdoti, ma anche alle comunità religiose, specie a quelle che vivono a contatto con le famiglie per via di attività educative o sociali, chiedo di tornare alle ‘scuole di preghiera’”, prosegue l’arcivescovo che accoglie “con vera gioia” l’iniziativa diocesana “per consentire ai più giovani di vivere la Quaresima. Il percorso indicato dagli incontri settimanali di ‘Why not? Cercati nella quotidianità’ va nella giusta direzione dell’ascolto, della preghiera e della testimonianza”. Inoltre, nell’ambito del Cammino sinodale, si terranno “I Martedì di Quaresima” nei quali verrà offerta “la possibilità di conoscere dalla viva voce di tre testimoni, tre modi diversi di comunicare la fede utilizzando i linguaggi più consoni ai tempi che viviamo e costruire la sinodalità nelle nostre comunità ecclesiali”. Infine, per la “Quaresima di carità”, ricorda mons. Seccia, la Caritas diocesana lancia il progetto “SosteniAMOli”, “un’iniziativa in favore di coloro che hanno scontato la pena in carcere, che spesso necessitano di un alloggio temporaneo”.