“Abbiamo bisogno di persone che non temono il contatto con il prossimo, che sanno posare le loro mani sui malati e sui sofferenti, sugli anziani e sui morenti, che cercano la relazione. Persone che difendono sempre la dignità e il valore di chi sta male, nonostante la sua debolezza e fragilità”. Lo ha sottolineato il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, durante la visita di ieri alla residenza per anziani Don Bosco di Bolzano, in occasione della 32ª Giornata mondiale del malato, nel corso della quale ha incontrato gli ospiti e ringraziato personale e familiari per il loro servizio impagabile. Il presule ha presieduto la celebrazione eucaristica nella cappella della struttura e ha visitato gli anziani accolti nei vari piani della residenza, accompagnato dalla direttrice di Assb, Liliana Di Fede, e dalla direttrice della struttura, Silvia Meotto. Il vescovo ha ricordato che “queste strutture esprimono la nostra umanità e il nostro rispetto verso chi soffre: è importante ascoltare e stabilire un contatto personale con malati e bisognosi. Servono empatia, attenzione e servizio”. In tal senso il vescovo ha ricordato che “il periodo della pandemia ci ha resi consapevoli della nostra vulnerabilità, fragilità e mortalità. Il difficile momento del lockdown ci ha mostrato cosa succede quando nella malattia e nel dolore perdiamo la rete della vicinanza umana”. Mons. Muser ha voluto esprimere la profonda gratitudine “a operatori, volontari e familiari che si prendono cura, assistono e aiutano gli ammalati negli ospedali e le persone nelle diverse strutture, nelle case di riposo e a domicilio. Il vostro servizio è una testimonianza indispensabile”. La Giornata mondiale del malato, ha aggiunto il vescovo, “offre ogni anno nuovo slancio per contribuire alla diffusione di una cultura rispettosa della vita, della dignità delle persone, della tutela dei più deboli e della cura dell’ambiente”. Mons. Muser ha donato alla residenza Don Bosco cinque rosari che ha ricevuto nei giorni scorsi da Papa Francesco in occasione della visita ad limina a Roma. Muser ha riportato anche le parole del Papa che, saputo dell’incontro di ieri nella casa di riposo a Bolzano, ha detto al vescovo di portare il suo saluto e la sua benedizione a tutti gli anziani.