Un pellegrinaggio a San Giovanni in Laterano, in occasione della Quaresima e dei 1.700 anni della basilica lateranense. È questa la proposta che il Capitolo Lateranense fa ai fedeli di Roma per le prossime settimane. L’iniziativa – informano i promotori – si inserisce nel ricco calendario presentato lo scorso novembre, in occasione dell’apertura dei festeggiamenti per questo anno giubilare: dai concerti del Coro della diocesi di Roma agli incontri di carattere religioso-culturale, senza dimenticare le celebrazioni religiose. “Essendo alle soglie del Giubileo Universale del 2025 – spiega il vescovo Guerino Di Tora, vicario arcipretale della basilica –, non abbiamo voluto creare doppioni e confusioni nei fedeli parlando di un giubileo della Cattedrale, ma pensandolo come preparazione a quello del 2025. Perciò, durante questo anno abbiamo organizzato alcune iniziative tese ad una sempre maggiore comprensione da parte dei fedeli al ruolo importante della nostra cattedrale, chiamata fin dall’antichità ‘Madre e Capo di tutte le Chiese dell’Urbe e dell’orbe’, come cuore pulsante della diocesi, dove si svolgono i momenti più significativi della vita diocesana”. Di qui anche l’idea dei pellegrinaggi da proporre in Quaresima: saranno occasioni propizie, prosegue il vescovo, “per la conoscenza, la visita, l’amore da parte di tutte le comunità diocesane, delle ricchezze non solo di arte e di storia, ma soprattutto di fede vissuta, che si respirano immergendosi nei 1.700 anni di questa basilica”. Dedicata il 9 novembre del 324 da Papa Silvestro I in seguito alla costruzione e al finanziamento ad opera dell’imperatore Costantino, quella del Laterano fu la prima chiesa in cui i cristiani liberamente e pubblicamente hanno potuto svolgere le loro liturgie. L’itinerario del pellegrinaggio pensato per la Quaresima non toccherà soltanto la cattedrale, ma partirà dal Battistero Lateranense, per ripercorrere le tappe dell’iniziazione cristiana. Le visite saranno guidate, saranno a disposizione confessori e sarà possibile partecipare a momenti liturgici e di preghiera. Per questa occasione la Penitenzieria Apostolica ha concesso l’indulgenza plenaria.