Arriva a Strasburgo il caso della detenzione di Ilaria Salis a Budapest. La plenaria dell’Europarlamento esaminerà lunedì 5 febbraio la situazione dei detenuti in Ungheria, compreso il caso di Ilaria Salis, “che è in stato di detenzione in Ungheria dal febbraio 2023. Salis, accusata di aver preso parte a violente aggressioni contro simpatizzanti neonazisti a Budapest, rischia – precisa una nota dell’Assemblea Ue – fino a undici anni di carcere, se condannata”. “La 39enne, insegnante di scuola elementare, che nega le accuse, è apparsa in tribunale in manette e catene alla vita e ai piedi. I media hanno riferito delle deplorevoli condizioni carcerarie che sta affrontando, con ratti, insetti e scarsa igiene”.
Martedì 6 febbraio, invece, si discuteranno i risultati degli ultimi vertici, in particolare dell’ultimo Consiglio europeo straordinario del 1° febbraio, con i presidenti Charles Michel e Ursula von der Leyen.
Nell’agenda della plenaria risultano diversi altri argomenti. Anzitutto, dopo quasi due anni di guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, i deputati “sono pronti a riaffermare la necessità che l’Ue rimanga saldamente unita al fianco di Kiev”.
Il Parlamento adotterà poi il suo mandato negoziale sulle regole per le nuove tecniche genomiche, che alterano il materiale genetico di un organismo per sviluppare piante più resilienti.
Mercoledì 7, il Parlamento discuterà su come “rispondere alle richieste degli agricoltori e delle comunità rurali di tutta Europa e promuovere un’agricoltura equamente compensata”.
Sempre mercoledì, i deputati discuteranno con il Consiglio e la Commissione sull’aumento degli incidenti generati dall’odio online e offline in tutta l’Ue, con uno sguardo particolare sul crescente antisemitismo.