Giustizia riparativa: progetto “Tra Zenit e Nadir”, mercoledì 11 dicembre un webinar sulle sfide dell’informazione nei casi riguardanti i minori

“Oltre le prime righe: le sfide dell’informazione nei casi di giustizia minorile” è il titolo del quinto webinar del percorso di riflessione sulla giustizia riparativa promosso dal progetto “Tra Zenit e Nadir”, mercoledì 11 dicembre, dalle ore 10 alle 12. Il progetto “Tra Zenit e Nadir: rotte educative in mare aperto” ha l’obiettivo di promuovere e facilitare l’adozione del paradigma della giustizia riparativa come prassi metodologica per l’approccio ai minori coinvolti in procedimenti penali e alle loro famiglie. Questo progetto è frutto della consolidata collaborazione tra Fondazione Don Calabria e il Cnca nel campo della giustizia riparativa. Le attività del progetto sono in corso in Lombardia, Veneto e nella provincia autonoma di Trento. L’obiettivo principale del progetto è quello di ridurre nel tempo il rischio di recidiva tra i minori autori di reato che sono sotto l’attenzione degli Ussm. Il modello di intervento si basa sulla relazione tra l’autore del reato, la vittima e la comunità locale di appartenenza, considerando il reato come una rottura di questa relazione e interpretando l’azione riparativa come un’opportunità per ricostruire un senso di appartenenza reciproca.
Il “caso Caivano”, si legge in una nota, “ha mostrato con chiarezza, ancora una volta, le criticità dell’informazione nel trattare i fatti di rilevanza penale o di devianza che vedono protagonisti dei minorenni. L’indignazione e lo sconcerto portano spesso a una reazione automatica che non si preoccupa di comprendere i comportamenti, gli stati d’animo e le vicende delle persone coinvolte né le situazioni (del quartiere, del paese, della città) in cui i fatti avvengono. Una visione riduttiva che finisce per legittimare le richieste di più carcere e più repressione che, in verità, sappiamo essere inadeguate”.
Il progetto “Tra Zenit e Nadir: rotte educative in mare aperto” promuove questo webinar proprio per presentare il punto di vista degli operatori sociali del progetto su come i “ragazzi e le ragazze del penale” e la giustizia minorile sono raccontati dalla stampa e dai prodotti audiovisivi e per un confronto con esponenti di altri mondi (informazione, giustizia penale, cinema) interessati al tema. Partecipano Gherardo Colombo, già magistrato, Toni Mira, giornalista, e la regista Chiara Bellosi.

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