Si è svolto a Reggio Calabria il “Festival in gioco i diritti 2024”, evento promosso dal Csi Reggio Calabria in collaborazione con Unicri e oltre venti partner istituzionali e associativi, per mettere in luce lo sport come strumento di rigenerazione sociale e educativa, promuovendo il gioco come diritto fondamentale per i più giovani. Il laboratorio conclusivo, organizzato presso il Dipartimento Digies dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha rappresentato il culmine di 13 appuntamenti che, dal 18 novembre, hanno coinvolto centinaia di ragazzi e giovani in un percorso di riflessione e pratica su sport, inclusione e giustizia. Un appuntamento ideato per mostrare come sport e gioco possano contribuire alla rigenerazione dei quartieri più fragili e favorire percorsi educativi e formativi tra i giovani. Intervenuti all’incontro Rosa Sgambelluri, docente di Didattica e Pedagogia speciale, e Valerio Ferro Allodola, docente di Storia della pedagogia e Letteratura per l’infanzia, tra i più giovani. Gli studenti sono stati coinvolti in tirocini formativi nei quartieri più vulnerabili di Reggio Calabria, come ad esempio il quartiere Arghillà Nord, o nel Peace Game, un laboratorio per fare dello sport e del gioco strumenti di giustizia riparativa e rigenerazione sociale. “Lo sport è un potente veicolo di inclusione e cambiamento sociale”, le parole di Paolo Cicciù, presidente del Csi Reggio Calabria: “Grazie alla collaborazione tra istituzioni, associazioni e comunità, stiamo costruendo un modello di giustizia riparativa che va oltre la semplice punizione, promuovendo il dialogo, la riconciliazione e la partecipazione attiva dei giovani”.