“Cosa è questo ‘camminare’? Quando pensa a questo passo paolino, Papa Francesco s’immagina una lunga escursione in alta montagna e dice così: ‘Credere in Gesù significa seguirlo, andare dietro a Lui sulla sua strada, come hanno fatto i primi discepoli. E significa nello stesso tempo evitare la strada opposta, quella dell’egoismo, del cercare il proprio interesse. Lo Spirito è la guida di questo cammino sulla via di Cristo, un cammino stupendo ma anche faticoso, che comincia nel Battesimo e dura per tutta la vita’. Questa immagine mi fa pensare subito al beato Pier Giorgio Frassati, del quale il Santo Padre ha annunciato la canonizzazione nella prossima Giornata mondiale della gioventù. Sono molte le foto che lo ritraggono mentre fa le sue scalate in alta montagna”. Così ha esordito nell’omelia il card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, presiedendo la seconda celebrazione eucaristica al Palacongressi di Rimini nel corso della 48ª Conferenza nazionale Animatori (6-8 dicembre) guidata dal tema “Camminiamo secondo lo Spirito!”(cf. Gal 5,25). Richiamando inoltre la chiamata alla missione degli apostoli e rileggendo la vita di Pierre Goursat, fedele laico ora servo di Dio, guardando al cammino della santità, il porporato ha evidenziato “il trinomio-guida adorazione, compassione, evangelizzazione: tutto nasce dalla contemplazione, dall’adorazione dell’Eucaristia e ha come sua prima apertura la compassione stessa di Cristo, che conduce al servizio dei poveri, dei malati, delle persone sole ed emarginate, quindi al servizio dell’evangelizzazione per annunciare il Risorto a tutti gli uomini”. Il card. Semeraro ha aggiunto che “i più bei commenti e le migliori esegesi del Vangelo non sono quelle dei biblisti e dei commentatori – che pure ci sono tanto utili -, ma quelli che sono tradotti dalla vita di ogni cristiano, chiamato ad essere ‘esegesi’ del Vangelo”.