Volontariato: Valastro (Croce rossa), “2024 anno triste. Sono 32 gli operatori umanitari morti”

“Sono 32 i volontari e gli operatori della Croce rossa morti da inizio anno, 29 a causa di violenze e 3 in incidenti. L’ultimo in ordine di tempo ad aver perso la vita è Alaa Al-Derawi, membro dell’équipe medica di emergenza della Mezzaluna rossa palestinese (Prcs), che ieri è rimasto ucciso nella zona di Khan Younis a Gaza, poco dopo aver trasportato alcuni pazienti”. Lo afferma Rosario Valastro, presidente della Croce rossa italiana, in occasione della Giornata internazionale del volontariato. “Il 2024 – prosegue – si conferma un anno difficile per le donne e gli uomini che sono impegnati in tutto il mondo per lenire le sofferenze di quanti affrontano situazioni difficili. Conflitti, terremoti, la crisi climatica e le migrazioni, non fermano il nostro impegno, la voglia di essere ovunque per chiunque, anche davanti a delle emergenze che, spesso, si trasformano in vere e proprie crisi umanitarie”.
“Non siamo qui per incensarci – assicura il presidente della Cri -, questo no. Ma solo per ribadire che proteggere volontari e operatori impegnati in zone di guerra o nelle altre sfide dei nostri giorni è importante, non solo per tutelare le loro vite ma soprattutto per far sì che l’aiuto che portiamo arrivi a chi ne ha bisogno. Vorrei che nella Giornata di oggi la vicinanza mia e della Croce rossa italiana arrivasse alle famiglie e ai cari degli operatori umanitari che hanno perso la vita in servizio”. Infine il grazie di Valastro “alle donne e agli uomini impegnati ogni giorno al fianco di chi è vulnerabile, di chi soffre o vive ai margini”. “Portate con voi – conclude – non solo la nostra umanità ma una luce di speranza che quotidianamente diffondete nel mondo con ogni piccolo gesto”.

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