Soprattutto a Natale, inizia un periodo particolarmente stressante per molti detenuti: così il cappellano carcerario di Salisburgo, il diacono Albert Hötzer, e il pastore protestante, Meinhardt van Gierke, lanciano un segno di solidarietà. Con il sostegno della campagna di raccolta fondi “Natale in carcere” intendono dare ai detenuti “un raggio di speranza nella loro vita quotidiana”. Le donazioni vengono utilizzate per finanziare buoni che i detenuti possono utilizzare per acquistare oggetti di uso quotidiano. La campagna fa parte di un impegno globale con cui Hötzer e van Gierke vogliono “rendere più sopportabile la vita quotidiana in carcere, spesso isolata e segnata dal senso di colpa”. La pastorale carceraria non è intesa come “una ingenuità” o banalizzazione delle azioni, ma come tentativo di aiutare le persone a ricominciare, ha spiegato Hötzer al giornale parrocchiale di Salisburgo “Rupertusblatt”. L’obiettivo è accompagnare i detenuti “che vogliono arrivare ad una valutazione realistica delle loro azioni, che cercano il perdono, che si affidano a Dio per imparare a convivere con la propria colpa e ricominciare la propria vita”, ha spiegato il diacono.