1.143 miliardi di dollari saranno stanziati dagli stati donatori all’Unhcr per fornire protezione, assistenza e soluzioni salvavita a milioni di persone in fuga a causa del crescente numero di conflitti in tutto il mondo, dimostrando il loro sostegno al lavoro dell’Agenzia Onu e dei suoi partner nel 2025. Insieme a 355 milioni di dollari che i partner nazionali del settore privato dell’Unhcr si sono impegnati a donare, l’importo totale annunciato è di 1.5 miliardi di dollari, che copre il 15% delle esigenze previste per l’anno. Queste risorse permetteranno – spiega una nota – di iniziare l’anno con maggiore fiducia e di continuare il suo lavoro, ancora di salvezza per molti sfollati, per fornire aiuti nelle emergenze, protezione e assistenza umanitaria e cercare soluzioni a lungo termine. I governi presenti oggi alla “Conferenza dei Donatori dell’Unhcr” hanno inoltre garantito 283 milioni di dollari di finanziamenti per il 2026 e oltre. Questo è “fondamentale per la pianificazione e la stabilità dei programmi a lungo termine volti a promuovere soluzioni durature”. “Viviamo in un mondo devastato da conflitti brutali e apparentemente senza fine che lacerano vite umane e spingono le persone a fuggire disperatamente verso la sicurezza”, ha dichiarato Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati aggiungendo che “il forte sostegno dimostrato oggi ai rifugiati e agli sfollati risuona come un messaggio di solidarietà e umanità di cui c’è grande bisogno. Le promesse fatte rappresentano un impegno a salvare vite umane, restituire dignità e portare speranza a milioni di persone costrette a fuggire”. L’appello dell’Unhcr chiede ai donatori un finanziamento di 10.248 miliardi di dollari per il 2025 per sostenere persone in fuga e apolidi, la maggior parte dei quali vive vicino ai propri Paesi d’origine. Con un numero di persone in fuga senza precedenti – circa 123 milioni di persone in tutto il mondo – garantire questi fondi sarà “fondamentale per rispondere sia ai nuovi conflitti che alle crisi di lunga data”. Solo negli ultimi mesi, conflitti, persecuzioni e violenze hanno costretto milioni di persone a fuggire dalle proprie case, in Sudan, Ucraina e, più recentemente, in Libano, fa sapere l’agenzia ricordando che altri milioni sono sfollati da decenni, dopo essere fuggiti dagli spargimenti di sangue e dall’instabilità in Paesi come Myanmar, Siria e Repubblica democratica del Congo. “Per quanto generosi, i finanziamenti alle operazioni umanitarie non tengono il passo con le crescenti necessità”, ha dichiarato Grandi: “Mentre la pace diventa sempre più sfuggente e i conflitti e le persecuzioni continuano a costringere milioni di persone ad abbandonare le proprie case, ci troviamo di fronte a una situazione disastrosa, con poche soluzioni e crisi in aumento. Gli aiuti umanitari devono concentrarsi sulla riduzione della dipendenza, aiutando le comunità sfollate a prosperare, non solo a sopravvivere. Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo bisogno di maggiori e migliori finanziamenti, ma anche di soluzioni coraggiose”. L’Unhcr è “riconoscente per il fermo sostegno dell’Italia che, anche quest’anno, nel 70° anniversario della ratifica della Convenzione di Ginevra sui rifugiati, conferma l’impegno costante e concreto nei confronti del mandato dell’Unhcr e delle persone costrette a fuggire. Grazie alla sua influenza strategica in molte aree di crisi e al solido sostegno finanziario, l’Italia si conferma un partner fondamentale. Il Sistema Italia – si legge nella nota – svolge un ruolo fondamentale e attraverso le organizzazioni della società civile, le università e il settore privato lavora con l’Unhcr nei Paesi in crisi, prestando assistenza umanitaria, attuando programmi di sviluppo e offrendo soluzioni lungo le rotte migratorie, anche attraverso la creazione di canali sicuri”.