Corea: mons. Chung (Seul e Pyongyang), “messaggio edificante del Giubileo non è stato diffuso tra la popolazione nordcoreana”

“Nella società rigidamente controllata della Corea del Nord, sembra che il messaggio edificante del Giubileo proclamato dal Santo Padre non sia stato diffuso tra la popolazione nordcoreana. Al momento non abbiamo informazioni aggiornate e specifiche sui residenti o sul governo della Corea del Nord”. Risponde così l’arcivescovo di Seoul e Amministratore apostolico di Pyongyang, mons. Peter Soon-taick Chung, al sir che gli aveva chiesto se e come i fedeli cattolici in Corea del Nord avrebbero vissuto anche loro l’apertura del Giubileo. Riguardo invece al tema della “speranza”, l’arcivescovo riflette su cosa possa significare per gli abitanti della Corea del Nord: “In un ambiente così estremamente regolamentato, l’espressione più profonda di “speranza” per i cittadini potrebbe benissimo essere declinata con il ripristino dei diritti umani fondamentali. In realtà, la “speranza” percepita dai residenti della Corea del Nord non è fondamentalmente distinta dalla “speranza” amata in Corea del Sud; piuttosto, sono strettamente collegate. È fondamentale che ci uniamo nelle nostre speranze e preghiere per un futuro in cui i diritti umani e le libertà fondamentali siano ripristinati in Corea del Nord, favorendo così un clima di pacifica coesistenza tra il Nord e il Sud”. “La Corea del Sud e quella del Nord condividono un legame intrinseco attraverso un’etnia, una cultura, una lingua e una storia comuni”, osserva l’arcivescovo. “Sebbene l’attuale panorama politico tra le due nazioni, così come nel contesto internazionale, sia gravido di tensione, ci aggrappiamo alla speranza che la riunificazione alla fine si realizzerà. Incontriamo numerose limitazioni pratiche che possono portare a delusioni e difficoltà. Ma la Chiesa coreana crede fermamente di dover assumere un ruolo guida nel promuovere la pace all’interno della nostra società e oltre, fungendo da “chiesa ponte”. Inoltre, percepiamo come un imperativo continuo pregare con perseveranza per i cittadini della Corea del Nord, che stanno lottando a causa di crescenti difficoltà tra temperature gelide e un clima economico in deterioramento”.

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