“Si è da poco aperta la nuova legislatura europea e il Governo italiano lavorerà per fare in modo che la transizione ecologica torni a camminare di pari passo con la sostenibilità economica e sociale, semplicemente perché non possiamo inseguire la decarbonizzazione al prezzo della desertificazione economica, banalmente in un deserto non c’è nulla di verde. Non a caso, l’Italia è capofila in Europa di un ‘non paper’ sull’automotive che chiede di rivedere quelle norme che rischiano di mettere in ginocchio l’industria europea dell’auto, e di riaffermare il principio della neutralità tecnologica”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, intervenendo con un videomessaggio all’Assemblea generale dell’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile (Alis).
“Il trasporto intermodale – ha sottolineato il premier – è una soluzione strategica per ridurre le emissioni di CO₂, migliorare l’efficienza della catena logistica e garantire uno sviluppo economico sostenibile. Ma questo obiettivo va perseguito anche con cambiando alcune scelte europee degli ultimi anni, che hanno pagato un prezzo troppo alto all’ideologia e hanno, di fatto, chiuso la porta alle ragioni di chi fa impresa”. “Dobbiamo garantire un quadro regolatorio certo, evitando però rigidità eccessive che danneggiano chi fa impresa e crea occupazione”, ha proseguito Meloni, spiegando che “siamo convinti, infatti, che vadano usate e sostenute tutte le tecnologie che contribuiscono ad abbattere le emissioni, senza chiusure ideologiche e dannose per molte filiere. E non solo: occorre insistere per rimuovere tutti quei blocchi al mercato interno che, ormai da mesi, si stanno verificando su alcuni dei principali valichi alpini e che rischiano di isolarci dal resto d’Europa. Il Governo è impegnato anche su questo e questo impegno non verrà meno”.