“Colpiscono i dati emersi dall’indagine conoscitiva della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza che fotografa un preoccupante aumento del consumo di alcol e droghe, così come la crescita dei fenomeni di bullismo. Quattro giovani su dieci, di età compresa tra i 15 e i 19 anni, circa il 40%, pari a quasi 960mila persone, assumono una sostanza stupefacente almeno una volta nella vita. Gli 11enni vittime di bullismo sono il 18,9 % dei ragazzi e il 19,8% delle ragazze; nella fascia di età di 13 anni sono il 14,6% dei maschi e il 17,3% delle femmine. Nel 2023, inoltre, circa il 40% degli studenti minorenni ha partecipato a risse, mentre il 14% ha preso parte a episodi di violenza collettiva, il 6% ha danneggiato di proposito beni pubblici o privati”. Lo sottolinea Adriano Bordignon, presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, in merito ai dati emersi dall’indagine conoscitiva della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. “Come genitori, educatori e cittadini non possiamo ignorare l’impatto drammatico delle dipendenze sul benessere psicofisico dei nostri giovani. La famiglia, in quanto primo ambiente di crescita e protezione, deve essere messa nelle condizioni di supportare adeguatamente i propri figli, attraverso una rete di interventi educativi e preventivi a livello sociale, scolastico e istituzionale – evidenzia Bordignon -. Nei processi educativi è necessario prima di tutto convertire lo sguardo di noi adulti. I più piccoli meritano di essere incontrati con la stima e la fiducia che meritano. Il cambiamento parte soprattutto dalla capacità degli adulti di migliorarsi. È importante, dunque, porre l’attenzione su questi numeri che rappresentano un campanello d’allarme di fronte al quale non dobbiamo abbassare la guardia”. Il presidente del Forum precisa: “Occorre, in tal senso, approntare una risposta collettiva che coinvolga la società nel suo complesso, per contrastare con determinazione questi comportamenti a rischio. È fondamentale, inoltre, promuovere una maggiore consapevolezza tra i giovani, affinché possano comprendere i pericoli legati all’uso di sostanze e al bullismo, e trovare, nel rispetto reciproco, il coraggio di chiedere aiuto. Al contempo, bisogna investire maggiori risorse per il sostegno delle famiglie, nella promozione di un’educazione responsabile e nella creazione di spazi sicuri per i ragazzi, dove possano sviluppare le proprie potenzialità senza essere esposti a rischi”.