El Salvador: mons. Escobar (San Salvador) al Governo, “riconsideri intenzione di abrogare le legge che vieta attività estrattive e protegga salute del nostro popolo”

L’arcivescovo di San Salvador, mons. José Luis Escobar Alas, ha lanciato un forte appello, attraverso un comunicato letto nel corso di una conferenza stampa, per respingere l’eventuale riattivazione delle attività estrattive di metalli, secondo quanto ha auspicato il Governo del Paese. “Speriamo che le nostre autorità riconsiderino e non abroghino la legge che vieta l’estrazione mineraria, proteggendo la vita e la salute del nostro popolo”, ha detto l’arcivescovo, il quale ha ricordato che nel Paese centroamericano l’attività mineraria è vietata dal 2017, quando il Congresso ha approvato una legge con la motivazione che questa pratica avrebbe influito sul benessere dei salvadoregni, a causa dell’inquinamento che genera. Un provvedimento rispetto al quale la Chiesa salvadoregna si era fatta parte attiva. “La conservazione della biodiversità e delle risorse naturali è fondamentale, dato che la regione ha una ricca diversità biologica che è vitale sia per la cultura locale che per l’economia”, ha osservato mons. Escobar, secondo il quale l’attività mineraria “aumenterebbe la deforestazione, l’erosione, la perdita di terreni fertili e, cosa più grave, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, causando morte e malattie irreversibili in gran parte della nostra popolazione, soprattutto nei nostri fratelli e sorelle più poveri”. Nel ribadire l’impegno della Chiesa cattolica per la cura della Casa comune, ha assicurato che è possibile cercare strade diverse dall’estrattivismo che garantiscano uno sviluppo economico che non comprometta la salute e la vita degli abitanti.

 

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