Diocesi: Como, messa alla casa dei Saveriani. Card. Cantoni, “conquistare le anime attraverso la santità prima che con la dottrina”

Nella ricorrenza liturgica di san Francesco Saverio, il gesuita patrono dei missionari Saveriani, il vescovo di Como, card. Oscar Cantoni, ha presieduto oggi la messa all’Istituto saveriano Missioni estere di Tavernerio (Como). Durante l’omelia il vescovo ha detto: “La festa di san Francesco Saverio è una occasione favorevole per ringraziare i padri Saveriani per la loro presenza nella nostra Chiesa, sentendoci pienamente sintonizzati, così da sentirci con voi una sola famiglia con i medesimi ideali e una sola missione. La vostra missione particolare è quella di inserirsi nei contesti del mondo in cui Gesù non è conosciuto, dentro quei luoghi di forte secolarizzazione dove egli è ignorato o perseguitato o dove la società pensa di poterne fare a meno”.
Dopo aver sottolineato alcuni elementi del momento attuale, fra cui il calo della frequenza religiosa, ha affermato: “Abbiamo bisogno di mantenerci fortemente uniti come comunità e di reagire con uno stile ben visibile di mitezza, di mansuetudine, con segni di bellezza che affascinano, di unità che sorprende, di solidarietà che commuove, di capacità di dialogo, senza attendere di essere chiamati, con uno spirito di fede che ci fa vedere Dio all’opera dentro la storia di oggi, attraverso di noi, artigiani di pace di unità, di giustizia e di misericordia, di consolazione e di dolcezza”.
“Si tratta per noi di vivere il vangelo in modo tale che gli altri si sentano invitati spontaneamente a scoprire ciò che ci fa vivere. Dobbiamo conquistare le anime attraverso la santità prima di convincerle con la dottrina. La nostra conversione non è accessoria né già compiuta. La conversione degli altri dipende in primo luogo dalla loro coscienza, ma anche dalla nostra preghiera”.

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