Cultura: Perugia, il 4 e il 5 dicembre la rassegna “Faith in Literature: religione, cultura e identità negli Stati Uniti d’America”

Si svolgerà a Perugia, il 4 e il 5 dicembre, la terza edizione della rassegna “Faith in Literature: religione, cultura e identità negli Stati Uniti d’America” dal titolo “Tra religione e letteratura: le forme della preghiera nella tradizione americana”.
Il dialogo tra fede e arti, fede e letteratura è un ambito imprescindibile dell’azione di una chiesa in uscita, che sappia mettersi in ascolto e sappia dare il proprio contributo di rilettura teologica, e spirituale, o di ricerca dello spirituale e del sacro tra le pieghe dei grandi capolavori della narrativa e della poesia.
Il convegno organizzato dall’Università di Perugia con il patrocinio dell’Aisna (Associazione italiana studi nord americani) si svolgerà presso la Sala delle Adunanze di Palazzo Manzoni in Piazza Morlacchi nel capoluogo umbro. Alle 15 del 4 dicembre si aprirà con i saluti istituzionali dei due coordinatori scientifici del convegno: Mirella Vallone (Università di Perugia) e Giuseppe Nori (Università di Macerata). Interverranno poi Andrea Mariani (Università “G. D’Annunzio” Chieti – Pescara) sul tema “La preghiera / canto / mantra di God B nella Trilogia di James Merril”, seguirà Mirella Vallone con un intervento su poesia e preghiera in Emily Dickinson e Louise Glück dal titolo “How we sung to keep the dark away”. Terzo ospite del pomeriggio sarà don Cristiano Marasca (docente di inglese e direttore della Biblioteca diocesana Card. Petrucci di Jesi) per parlare di “Cosmoteandrismo e culto primordiale in To a God Unknown di John Steinbeck”. Concluderà la prima parte del convegno un dialogo tra Vallone e Paola Loreto (Università di Milano) in merito alla traduzione di “Primitivo Americano” (Einaudi 2023) di Mary Oliver.
La seconda giornata del convegno, nella mattinata di giovedì 5 dicembre, a partire dalle 9.30 prevede gli interventi di Cristina Giorcelli (Università di Roma Tre), Giuseppe Nori (Università di Macerata), Cristina Mattiello (Cipax – Centro interconfessionale per la pace di Roma), Lisa Marchi (Università di Trento) e Tamiris Bura Froes (Università di Perugia).
Occasioni quali il convegno “Tra religione e letteratura: le forme della preghiera nella tradizione americana” mostrano che un dialogo tra fede e arti non solo è possibile ma anche auspicabile e ricercato, spesso proprio dall’ambito accademico che sente a volte la carenza di approcci interpretativi e di una visione “altra” per comprendere con maggiore profondità anche la produzione letteraria. Tra i relatori, don Cristiano Marasca, della diocesi di Jesi, direttore della Biblioteca Diocesana Card. Petrucci, ha già avuto modo di collaborare con il comitato scientifico del convegno, con un suo contributo, sempre in ambito letterario con un saggio su “Predicazione ed attività sermocinale in The Grapes of Wrath, di Steinbeck” in una raccolta di saggi di imminente uscita presso la casa editrice Eum.
Insita nella “mission” della Biblioteca Petrucci c’è la costante ricerca del dialogo col mondo della cultura. Le sale studio dei locali diocesani sono un apprezzato luogo di “carità culturale” con l’accoglienza quotidiana di numerosissimi studenti universitari che la frequentano, con convegni ed occasioni di approfondimento culturale. L’istituzione, voluta un quarto di secolo fa in occasione del Giubileo del 2000, si è arricchita nel tempo di un patrimonio librario al servizio di tutti, sessantamila volumi in totale, con sezioni di particolare pregio in ambito teologico, filosofico ed artistico, e piccole peculiarità: la Biblioteca Petrucci, con un’ampia sezione dedicata alla religiosità del Seicento, compare al primo posto (prima ancora della Biblioteca di Brera) per numero di volumi posseduti sul puritanesimo a livello italiano.

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