Natale: mons. Pavanello (Adria-Rovigo), “senza speranza è impossibile impegnarci per la fraternità, la pace, la giustizia”

Per la festa di Natale il vescovo di Adria-Rovigo, mons. Pierantonio Pavanello, nelle diverse celebrazioni che ha presieduto sia a Rovigo sia ad Adria ha sviluppato un’articolata riflessione sull’evento del Natale: al centro del pensiero del vescovo il nesso tra la nascita di Gesù e la speranza di cui il mondo di oggi ha bisogno.
Celebrando nella cattedrale di Adria la messa dell’aurora mons. Pavanello ha commentato le parole dei pastori che dopo l’annuncio dell’angelo si dicono l’un l’altro: “Andiamo a Betlemme”, mostrando come il Natale ci inviti a metterci in cammino: un invito che si inserisce nel percorso del Giubileo, aperto dal Papa la sera del 24 dicembre e che in diocesi si aprirà domenica 29 nel pomeriggio in Adria.
La sera di Natale il vescovo ha celebrato in duomo a Rovigo, dove, nella prospettiva dal Giubileo, ha presentato il Bambino di Betlemme come la risposta al bisogno di speranza presente nel cuore di ogni uomo: “Se veramente comprendiamo chi è il Bambino nato a Betlemme riconosciamo in lui la risposta al bisogno profondo e ineludibile di speranza che tutti portiamo nel cuore. Senza speranza infatti siamo condannati a lasciarci vivere. Senza speranza è impossibile impegnarci per la fraternità, la pace, la giustizia. Senza speranza non ci resta che rassegnarci ad essere vittime del male, della prepotenza, dell’odio o peggio ancora a farcene anche noi complici. Abbiamo bisogno di una speranza su cui poter contare, una speranza che non delude. La speranza che cerchiamo non è semplicemente la proiezione del nostro desiderio di bene, ma l’orientamento del cuore verso una meta grande, degna di essere perseguita. Questa speranza non viene da noi stessi, ma è un dono che viene dall’alto”.

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