Il Natale “significa lasciarsi abbracciare da Dio. Il messaggio di Gesù dice chiaramente a ciascuno di noi: non sei venuto al mondo invano, il tuo impegno per gli altri non è infruttuoso”. Così mons. Ivo Muser, vescovo di Bolzano-Bressanone, il 25 dicembre nell’omelia della messa di Natale presieduta nel duomo di Bolzano gremito di fedeli.
“Natale – ha spiegato il vescovo – significa lasciarsi abbracciare da Dio. Oggi celebriamo una dichiarazione d’amore di Dio. Dio stesso non poteva spingersi più in là di così, per avvicinarsi a noi e abbracciarci. Egli abita tra noi, diventa uomo fino all’abisso della croce. In questo modo ci fa partecipi della sua vita, della sua luce, della sua grazia e verità. Un tale avvenimento non esiste in nessun’altra religione! Per i credenti non c’è più nessun luogo in cui Dio non sia presente, in cui non vi sia più speranza e quindi un senso”. Il Natale, ha proseguito Muser, è inoltre “la preziosa risposta di Dio alle pressanti domande della nostra esistenza umana: dov’è il mio posto? di cosa vivo? sono ancora amato nel momento della morte, la mia vita ha ancora un valore? Gesù è la risposta alle nostre domande. Questa è la speranza di cui abbiamo bisogno. Una speranza che abbraccia, che aiuta a vivere e a morire”. Infine un invito: “In questi giorni diamo speranza a chi ne ha poca: i poveri, i malati, le persone sole, gli anziani. Riconosciamo il volto delle sorelle e dei fratelli nel bisogno. Un piccolo gesto di speranza e di incontro fa sì che il Natale diventi realtà”.