“A noi discepoli del Signore è chiesto di ritrovare in lui la nostra speranza più grande, per poi portarla senza ritardi, come pellegrini di luce nelle tenebre del mondo”. Ne è convinto il Papa, che al termine dell’omelia presieduta nella basilica di San Pietro dopo l’apertura della Porta Santa ha affermato: “Questo è il Giubileo, questo è il tempo della speranza! Esso ci invita a riscoprire la gioia dell’incontro con il Signore, ci chiama al rinnovamento spirituale e ci impegna nella trasformazione del mondo, perché questo diventi davvero un tempo giubilare”. L’elenco stilato da Francesco, sotto forma di implorazione, è lungo: “lo diventi per la nostra madre Terra, deturpata dalla logica del profitto; lo diventi per i Paesi più poveri, gravati da debiti ingiusti; lo diventi per tutti coloro che sono prigionieri di vecchie e nuove schiavitù”. “A noi, tutti, il dono e l’impegno di portare speranza dove è stata perduta”, la consegna del Papa: “dove la vita è ferita, nelle attese tradite, nei sogni infranti, nei fallimenti che frantumano il cuore; nella stanchezza di chi non ce la fa più, nella solitudine amara di chi si sente sconfitto, nella sofferenza che scava l’anima; nei giorni lunghi e vuoti dei carcerati, nelle stanze strette e fredde dei poveri, nei luoghi profanati dalla guerra e dalla violenza”. “Il Giubileo si apre perché a tutti sia donata la speranza del Vangelo, la speranza dell’amore, la speranza del perdono”, ha sintetizzato Francesco. “E guardando al presepe, alla tenerezza di Dio che si manifesta nel volto del Bambino Gesù – ha proseguito il Papa citando il cardinale Martini – ci chiediamo: “C’è nel nostro cuore questa attesa? C’è nel nostro cuore questa speranza? Contemplando l’amabilità di Dio che vince le nostre diffidenze e le nostre paure, contempliamo anche la grandezza della speranza che ci attende. Che questa visione di speranza illumini il nostro cammino di ogni giorno”. “Sorella, fratello, in questa notte è per te che si apre la ‘porta santa’ del cuore di Dio”, le parole rivolte a ciascuno di noi: “Gesù, Dio-con-noi, nasce per te, per noi, per ogni uomo e ogni donna. E con lui fiorisce la gioia, con lui la vita cambia, con lui la speranza non delude”.