“Tacciano le armi! Sia pace nel mondo!”. È l’appello che il card. Lucian Muresan, arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica romena e presidente della Conferenza episcopale romena, lancia nel messaggio di Natale, unendo la sua voce “a quella di Papa Francesco e di tanti cristiani e persone di buona volontà”. “In questi giorni – aggiunge – in cui in tante parti del mondo, invece del suono delle campane e dei canti, si sente il rumore assordante delle armi, invochiamo con fiducia la Beata Vergine Maria, Regina della pace”. Il card. Muresan passa, poi, in rassegna i grandi eventi ecclesiali della Chiesa locale e universale del 2024, tra i quali il quinto anniversario della visita di Papa Francesco in Romania, il Sinodo dei vescovi, l’apertura dell’Anno santo 2025. “Il grande Giubileo del 2025 sarà una nuova opportunità di rinnovamento spirituale per tutti i discepoli di Cristo e per tutte le Chiese particolari”. Inoltre, il porporato romeno osserva che “i recenti sconvolgimenti della società romena hanno dimostrato ancor una volta che non si può contribuire ad un futuro di pace, di libertà – personale, civile, religiosa –, di dignità, di giustizia, senza imparare le lezioni della storia”. E ricorda l’esempio di “rettitudine, umiltà, amore per la patria, la Chiesa e Cristo” del beato Iuliu Hossu, martire romeno, che “ci sfida oggi a una vita vissuta senza compromessi e con un coscienza sempre pura, basata sui valori del Vangelo e sulla ricerca del bene comune”.