Dopo l’attentato e i morti al mercatino del Natale di Magdeburgo probabilmente le omelie di Natale devono essere riscritte in Germania. Per il presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), mons. Georg Bätzing, “ci sono situazioni nella vita in cui le persone hanno bisogno di essere in contatto tra loro”. Per mons. Gerhard Feige, vescovo di Magdeburgo, il Natale è un contrappunto “sano” al brutale attacco: “Nonostante questo o proprio per questo celebriamo il Natale, la festa che molti associano a un grande desiderio di amore, casa e sicurezza”. Per mons. Feige, “l’incarnazione di Dio nel Natale di 2000 anni fa non è avvenuta in un mondo intatto ma nel mondo così com’è, lacerato e contraddittorio e talvolta quasi insopportabile”. Ma il messaggio cristiano del Natale “dà nuovo coraggio”: “Dio vuole essere vicino a noi e sostenerci in ogni bisogno e difficoltà”. Feige ha continuato in un messaggio ai fedeli della sua diocesi: “Nella nostra città negli anni a venire, il periodo intorno al Natale sarà sempre un momento di ricordo di ciò che è accaduto venerdì scorso, un promemoria di ciò che l’odio e la violenza insensata possono fare”. A questo, però, fa da contraltare il ricordo del messaggio cristiano di speranza: “Se ogni anno ricordiamo questo, non è per nostalgia o per consolazione. Celebriamo le guarigioni di Dio e ricordiamo la storia di speranza di Dio con il suo popolo” affinché “possiamo attingere nuovo coraggio”.