Lo scorso 19 dicembre Papa Francesco ha nominato don Bernardino Giordano vescovo delle diocesi di Grosseto e di Pitigliano-Sovana-Orbetello, che continueranno a restare unite in persona episcopi. Mons. Giordano riceverà l’ordinazione episcopale il prossimo 1° marzo nella cattedrale di Saluzzo, diocesi nella quale il vescovo eletto è incardinato sin dalla sua ordinazione presbiterale. A consacrarlo vescovo, nella cattedrale di Maria Assunta, sarà mons. Cristiano Bodo, presule della diocesi di Saluzzo. Co-consacranti mons. Giovanni Roncari, cui mons. Giordano succederà nella guida pastorale delle due diocesi maremmane, e mons. Fabio Dal Cin, arcivescovo prelato di Loreto, dove don Giordano sta svolgendo il suo ministero “fidei donum” da alcuni anni. La messa con il rito di ordinazione avrà inizio alle 15.
“Fin da adesso – dice mons. Roncari, amministratore apostolico di Grosseto e di Pitigliano-Sovana-Orbetello – chiedo a tutti di pregare con fede per il vescovo eletto Bernardino e per la sua prossima consacrazione episcopale. La tradizione della Chiesa e il codice di diritto canonico ci ricordano che i vescovi, per divina istituzione, sono i successori degli apostoli e, in forza dello spirito santo, maestri di dottrina, sacerdoti del sacro culto e ministri di governo. Questo significherà per don Bernardino un sostanziale cambiamento nella sua vita e nel suo ministero sacerdotale, che con l’episcopato raggiungerà la pienezza. Per questo è nostro gesto di fraternità e di carità accompagnarlo e sostenerlo con la preghiera, con la stima e con l’incoraggiamento, che fin da adesso vogliamo manifestargli. Invito i parroci anche a utilizzare il tempo che ci separa dal 1 marzo per aiutare le comunità a riscoprire sempre di più il dono di essere Chiesa unita attorno al proprio pastore: infatti la Chiesa non sussiste che attorno ai suoi vescovi. Sia davvero, questo, un tempo fecondo, innestato nell’anno giubilare che stiamo per aprire”.
Nelle prossime settimane saranno definiti data e dettagli dell’ingresso del vescovo eletto nelle due diocesi lui affidate.