Dal 2006 il numero degli italiani che vivono all’estero è raddoppiato (+97,5%), toccando oltre 6,1 milioni di cittadini iscritti all’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero). Sono in maggioranza giovani tra i 18 e i 34 anni (circa 471mila) o giovani adulti (poco più di 290mila). Più di 228mila sono minori, ovvero partono famiglie intere, mentre l’Italia è afflitta da denatalità e invecchiamento, senza parlare del bisogno di manodopera, tecnici, medici e infermieri. Gli italo-discendenti possono risolvere questi problemi, portando nuova linfa al Belpaese, condividendo lingua, identità, valori e radici. Di questo si occupa il dossier del “Messaggero di Sant’Antonio” edizione italiana per l’estero di gennaio “Italia in declino? Oriundi pronti a tornare” di Alessandro Bettero.
Nell’anno del Giubileo 2025, il magazine antoniano dedicherà una rubrica mensile al tema della speranza. A inaugurare “Tracce di speranza” è sempre Bettero con due approfondimenti: l’intervista “Speranza, linfa vitale” a don Gianluca Attanasio, sacerdote della Fraternità San Carlo, che racconta come la speranza sia una parola chiave che dovrebbe rispondere ai più pressanti interrogativi della nostra esistenza e riguarda giovani e adulti; e “I resilienti di Ferramonti”, il più grande campo di concentramento costruito in Italia durante la Seconda guerra mondiale, che divenne un laboratorio politico internazionale, ispirato alla convivenza e alla tolleranza. Uno spunto ulteriore per celebrare l’80° anniversario dell’istituzione del Giorno della memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto il prossimo 27 gennaio.