Premio Templum per la Regione Molise all’architetto Ivano Ludovico, progettista della chiesa Mater Misericordiae di Montenero di Bisaccia. Nella sala della Protomoteca in Campidoglio si è svolta con successo, giovedì 19 dicembre, la seconda edizione del Premio Templum | architettitaliani, un evento dedicato alla celebrazione dell’eccellenza architettonica italiana. Promosso dall’Associazione Liber in collaborazione con la casa editrice Rde dell’editore Riccardo Dell’Anna, l’iniziativa ha premiato i migliori progetti di architettura e design di ogni regione d’Italia, culminando con l’assegnazione del prestigioso Premio Aureum Templum.
Durante l’evento, alcuni membri del Comitato d’onore, presieduto dall’architetto Massimo Crusi, presidente del Consiglio nazionale degli architetti Ppc, hanno offerto preziosi contributi riflessivi sul tema centrale dell’architettura come strumento di rigenerazione culturale e territoriale. Attraverso i loro interventi, hanno evidenziato come l’architettura possa valorizzare il patrimonio italiano e promuovere un futuro sostenibile e innovativo. Gli interventi di Massimo Crusi, Enrico Maria Pujia, capo Dipartimento del Ministero delle Infrastrutture e Armando Zambrano, presidente della Rete professioni tecniche, hanno offerto una visione ricca e sfaccettata sul ruolo strategico dell’architettura e delle professioni tecniche per il futuro del Paese, stimolando un dialogo costruttivo e ispiratore per tutti i partecipanti.
I vincitori del Premio Templum, uno per ogni regione italiana, e del Premio Aureum Templum sono stati selezionati tra i progetti protagonisti del volume Architettitaliani, II edizione, da un comitato d’eccellenza composto dal Comitato d’onore, dal Comitato di redazione della casa editrice Rde e dai membri dell’Associazione Liber.
Il progetto della chiesa “Mater Misericordiae” alla Marina di Montenero di Bisaccia premiato per il Molise, sostenuto e condiviso con mons. Gianfranco De Luca, amministratore apostolico di Termoli-Larino, puntato sulla sostenibilità ambientale grazie a soluzioni tecniche innovative e all’impiego di materiali ecologici (legno e canapa) partendo da una sensibilità professionale e dalla ricerca di quella “conversione ecologica” auspicata già da Giovanni Paolo II e ribadita da Benedetto XVI, propugnatore di una “ecologia umana” a fianco di quella naturale e ancora da quanto osservato da Papa Francesco in un appello “per la salvaguardia del creato mediante una sempre più attenta tutela e cura dell’ambiente”.