“La gloria di Dio per compiersi non può che generare un’umanità pacificata: ma questo dono richiede la collaborazione dell’uomo, che non è destinatario passivo di questo disegno ma co-protagonista. Nel Natale, Gesù non ci chiede solo di contemplarlo e di gioire, ma di prendere posizione su questa sua venuta tra noi, interpellando la nostra libertà”. L’Azione cattolica di Milano ha diffuso, a firma della presidenza diocesana, un documento che, accompagnando il Natale, si concentra sul bene della pace. “Abbiamo bisogno di un Natale di pace” il titolo. “La guerra – che segna anche quest’anno, drammaticamente, il Santo Natale – esprime in maniera emblematica l’atteggiamento egoistico che genera violenza, sopruso, morte, ingiustizie, sofferenze. Che avvenga per ragioni dichiarate ‘giuste’ poco cambia rispetto all’abisso di disumanità che porta sempre in sé e produce attorno a sé”. “Gli anni recenti, alle tante guerre dimenticate e lontane geograficamente da noi – ‘la terza guerra mondiale a pezzi’, secondo la formula sintetizzata da Papa Francesco –, hanno visto aggiungersi i conflitti bellici dentro e ai confini dell’Europa oltre che la ripresa in Medio Oriente, richiamando con urgenza i credenti a un esercizio di discernimento e azione nel quale le virtù teologali ci possono orientare”.
Tre i capitoli del testo: “Osare la pace”, dove si richiama la carità politica; “Pregare la pace” (“la fede esige di non essere noi misura di ciò che chiediamo a Dio”); “Sperare la pace” (“La speranza, la più ‘piccola’ delle virtù teologali ma che sospinge le altre due, è confidare insieme in Dio, tramite una fede vissuta, e come lui credere nell’uomo che conosciamo compiutamente esercitando la carità che Gesù ci ha indicato”. Infine: “È questo l’augurio di pace che rinnoviamo a tutti, in ogni angolo del mondo, in occasione del Santo Natale, giorno in cui Dio ci dona Gesù, uomo nuovo, per fare di noi donne e uomini nuovi”.