“La gente noiosa non si sa stupire: tutto uguale, tutto monotono, hanno perso la capacità di stupire”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, ricevendo in udienza i ragazzi dell’Azione Cattolica. “Natale è un momento davvero speciale in questo senso”, ha detto Francesco: “Pensiamo al Presepe: quanto stupore c’è lì! I pastori, i Magi e gli altri personaggi circondano la grotta coi loro volti meravigliati, coinvolgendo come in una grande festa perfino gli animali e tutto il paesaggio”. “Fermatevi davanti a un presepe e guardate bene”, l’invito a braccio: “in tutti c’è varietà, i presepi napoletani sono bellissimi, ma in tutti non manca Gesù, la Madonna e San Giuseppe”. “Dobbiamo essere originali, non fotocopie”, l’esortazione ai ragazzi dell’Acr sulla scorta di Carlo Acutis, che “presto sarà santo”, ha ricordato il Papa: “Quanta gente non ha la capacità di essere originali, sono fotocopie. E il Natale è una fotocopia per tanta gente, non è l’incontro tanto bello che ogni anno ci porta novità all’anima e al cuore di ognuno di noi”. “Guardate il Presepio”, ha ripetuto a braccio Francesco: “la Madonna, Gesù, il bambino, i Magi, i pastori, la gente umile che va a guardare Gesù. Impariamo a stupirci – non perdete la capacità dello stupore – a non dare mai nulla per scontato, soprattutto l’amore: quello di Dio e quello delle persone che incontriamo. Contagiamo tutto e tutti con la nostra meraviglia: di casa in casa, di parrocchia in parrocchia, di città in città, di nazione in nazione. Il Natale è una bella notizia: non è per fare il cenone, sì, si fa il cenone, è bello, ma è anche altre cose, è andare a messa, guardare il presepe… Il Natale è una festività che è alla radice della nostra fede”.