La maggior parte dei ragazzi (53,8%) trova gli edifici scolastici abbastanza adeguati alle esigenze delle persone con disabilità fisica, mentre solo il 26,8% li ritiene adeguati a chi ha disabilità psichiche e il 16,2% a chi ha difficoltà sensoriali. È quanto emerge dal documento “Scuola e inclusione: dico la mia”, reso disponibile oggi sul sito dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) in vista della Giornata internazionale delle persone con disabilità che si celebra il 3 dicembre. Il 58% trova la propria classe poco inclusiva, mentre a livello individuale il 55% dichiara di essere “abbastanza accogliente” e il 21,4% “molto accogliente”. Infine, sei su dieci (62,1%) sono convinti che vi siano momenti che tendono a escludere gli alunni con disabilità.
Emerge dalla consultazione che, secondo i ragazzi, per essere maggiormente inclusiva la scuola avrebbe bisogno di alcuni interventi. Oltre la metà (52,9%) ritiene necessario investire nella formazione dei docenti, mentre l’11,9% ritiene sia necessario aumentare il numero degli insegnanti di sostegno. Contano per gli studenti anche le campagne di sensibilizzazione e i momenti di confronto (25%), gli investimenti sugli psicologi scolastici (26,5%) e in edilizia scolastica (30,4%).
La maggior parte dei ragazzi (57,8%) ha dichiarato di non frequentare coetanei con disabilità e solo il 12% di frequentarli spesso. Sei studenti su dieci (60,6%) sono entrati in contatto con ragazzi con disabilità fuori dal contesto scolastico. In particolare: nei centri estivi il 32,6%; in ambito familiare il 23,2%; nei gruppi parrocchiali il 21,5%; nelle associazioni sportive il 18,3%; nelle associazioni di volontariato il 11,9%; nei gruppi scout il 7,3% e ai corsi di musica il 4,9%. Per oltre la metà dei partecipanti alla consultazione (57,8%) esistono contesti più inclusivi della scuola: le associazioni sportive (28,7%), le associazioni di volontariato (23%), gli oratori (20,9%) e le associazioni culturali (18,4%).
Inoltre, il 36% ritiene che una volta concluso il percorso scolastico i coetanei con disabilità, se supportati adeguatamente, continueranno un percorso di formazione ma con meno opportunità di altri, il 20,4% pensa che proseguiranno la formazione esattamente come gli altri e il 21,8% afferma che possono correre il rischio di isolarsi a casa senza altre opportunità.