Quanto i ragazzi ritengono la scuola inclusiva nei confronti dei coetanei con disabilità? Quali interventi migliorativi suggeriscono? Sono alcune delle domande alle quali cerca di dare risposta il documento “Scuola e inclusione: dico la mia”, reso disponibile oggi sul sito dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) in vista della Giornata internazionale delle persone con disabilità che si celebra il 3 dicembre.
Il report è il frutto di una consultazione pubblica – ospitata sul sito dell’Autorità garante iopartecipo.garanteinfanzia.org e promosso anche da skuola.net tra aprile e maggio scorsi – alla quale hanno preso parte oltre seimila ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni. La maggiore partecipazione è stata registrata da parte dei quattordicenni (29,7%) e delle ragazze (66,4%). Il questionario è stato redatto con la collaborazione della Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Agia.
“Uno degli aspetti che più mi colpisce nel leggere i risultati della consultazione – commenta l’Autorità garante, Carla Garlatti – è quello della discrepanza di percezione che i ragazzi hanno del proprio comportamento come singoli e come parte del gruppo di appartenenza. Se oltre il 70%, infatti, dichiara di essere individualmente ‘abbastanza o molto accogliente’ verso i compagni con disabilità, quando si prende in considerazione il carattere inclusivo del gruppo il 58% trova la propria classe poco inclusiva. Questo aspetto rende quanto mai necessario rafforzare nei ragazzi il senso di appartenenza a una comunità e il senso di responsabilità individuale all’interno del gruppo”.
Quattro studenti su dieci (46,2%) provano ansia quando entrano a scuola e solo due (20,4%) si sentono sereni, entusiasti o motivati. In caso di bisogno solo il 44,8% chiede aiuto. Se poi, da un lato, il 74,3% dichiara di essersi sentito escluso a scuola, solamente il 43,5% ammette di aver escluso qualcuno.
Il 43,5% ha assistito o è venuto a conoscenza di episodi di bullismo nei confronti di studenti con disabilità e il 36,5% ha dichiarato di non sapere come comportarsi o a chi rivolgersi. Il 22% pensa che il compagno o la compagna con disabilità disturbi il normale svolgimento delle lezioni, al contrario il 46,5% ritiene che non influisca, mentre il 10,4% è convinto che la presenza sia di supporto alle lezioni. Il 21% ha scelto di non esprimersi perché “non ha mai avuto studenti con disabilità in classe”.
Sei su dieci tra i partecipanti alla consultazione non hanno mai chiesto agli insegnanti come comportarsi con un compagno con disabilità. Alla domanda “Gli insegnanti ti hanno mai dato indicazioni su come comportarti?” il 38,2% dichiara di averle avute, mentre il 33,4% afferma di non averle ricevute. Rispetto alla preparazione degli insegnanti di sostegno la metà (50,5%) pensa che quelli preparati siano pochi.