“La guerra è un orrore, la guerra offende Dio e l’umanità, la guerra non risparmia nessuno, la guerra è sempre una sconfitta, una sconfitta per l’umanità intera!”. A ribadirlo è stato il Papa, che al termine dell’Angelus di ieri in piazza San Pietro ha espresso la sua preoccupazione, “il mio dolore, per il conflitto che continua a insanguinare la martoriata Ucraina”. “Assistiamo da quasi tre anni a una tremenda sequenza di morti, di feriti, di violenze, di distruzioni”, il grido d’allarme di Francesco: “I bambini, le donne, gli anziani, le persone deboli, ne sono le prime vittime. Pensiamo che l’inverno è alle porte, e rischia di esacerbare le condizioni di milioni di sfollati. Saranno mesi difficilissimi per loro. La concomitanza di guerra e freddo è tragica”. Di qui l’ennesimo appello “alla comunità internazionale e ad ogni uomo e donna di buona volontà, affinché si adoperino in ogni modo per fermare questa guerra e per far prevalere dialogo, fraternità, riconciliazione. Si moltiplichi, ad ogni livello, un rinnovato impegno. E mentre ci prepariamo al Natale, mentre attendiamo la nascita del Re della pace, si dia a queste popolazioni una speranza concreta”. “La ricerca della pace è una responsabilità non di pochi, ma di tutti”, il monito del Papa: “Se prevalgono l’assuefazione e l’indifferenza agli orrori della guerra, tutta, tutta la famiglia umana è sconfitta. Non stanchiamoci di pregare per quella popolazione così duramente provata e di implorare da Dio il dono della pace”.