Nella basilica di Nostra Signora di Bonaria, a Cagliari, si è svolta l’ordinazione sacerdotale di don Andrea Pelgreffi, don Matteo Mocci e don Claudio Pireddu. La celebrazione è stata presieduta dall’arcivescovo, mons. Giuseppe Baturi, alla presenza di un nutrito numero di presbiteri del clero diocesano.
Don Andrea Pelgreffi, nato nel 1984, è originario della parrocchia Sant’Eusebio, don Matteo Mocci, classe 1990, è cresciuto nella parrocchia di Nostra Signora delle Grazie a Decimoputzu mentre don Claudio Pireddu, 27 anni, viene dalla parrocchia Sant’Isidoro di Sinnai. Attualmente prestano il servizio pastorale rispettivamente: nella parrocchia cittadina della Madonna della Strada, in quella di Sant’Ignazio da Laconi a Serramanna e presso la comunità cittadina del Santissimo Crocifisso nel quartiere di Genneruxi.
L’arcivescovo ha esordito nella sua omelia ricordando la nomina di don Mario Farci a vescovo di Iglesias, anche lui presente all’ordinazione sacerdotale in Basilica, e ha proseguito affermando che “la fede prorompe in gioia per il rinnovarsi dei segni della presenza del Signore morto e risorto, di Colui che è la roccia del nostro cuore (Sl 73,26), Signore e giudice della storia. Perpetuare l’opera di Cristo – prosegue – è il dono e la responsabilità di missione che spiega la nostra vita, che gli dà senso, la passione per la quale è chiamata a consumarsi e, consumandosi, a illuminare il mondo. La luce che occorre accendere è quella che rende visibile il Dio-con-noi”.
Nella successione degli uomini chiamati a servire la Chiesa, è Cristo stesso il vero e unico maestro, il sacerdote eterno, il pastore grande del suo popolo. “Come l’apostolo Andrea – ha proseguito – incontrando il fratello Pietro lo condusse incontro al messia che aveva trovato (Gv 1,40-42), così noi vogliamo portare gli uomini al Signore di cui non smettiamo di imparare la grandezza e contemplare la bellezza. Guardate Nostra Signora di Bonaria che presenta agli uomini Cristo, luce delle genti. Non abbiamo altro da dare, e non c’è altro che gli uomini ci chiedono. A Lei – ha concluso – vi affido, cari Andrea, Matteo e Claudio, caro vescovo Mario, perché abbiate la gioia di portare sempre Cristo, la luce che illumina gli uomini”.