Sulla situazione in Siria “esprimiamo preoccupazione e soprattutto dolore per tanta morte, per una morte che non risparmia i bambini, che devasta i beni, che toglie il futuro e a volte la dignità alle persone”. Ad affermarlo è il segretario generale della Cei e arcivescovo di Cagliari, mons. Giuseppe Baturi, in un’intervista a Tv2000 in onda stasera, dalle 21.10, nel programma “Di Bella sul 28”, condotto da Antonio Di Bella. “Il Natale – sottolinea il presule – è una ragione in più per impegnarci per la pace, per sperare per la pace”. Tra i temi che preoccupano di più c’è anche quello della democrazia: “L’auspicio – evidenzia mons. Baturi – è quello di una riconduzione della politica tale da sconfiggere o eliminare l’embargo, permettere la solidarietà a questa gente, permettere il riattivarsi di percorsi legali di commercio e di vita economica e la ristrutturazione di un’organizzazione statuale perché in Siria non c’era più uno Stato”. “L’altra grande preoccupazione – aggiunge mons. Baturi – è quello sulla libertà religiosa. Lì ci sono tantissime minoranze etniche, ma anche tante religioni e confessioni religiose, anche quella cristiana. Ad Aleppo, per esempio, i vescovi cristiani e i rappresentanti delle diverse confessioni hanno incontrato i rappresentanti del governo ricevendo assicurazioni circa la libertà religiosa. Perché la democrazia si conquista nella libertà e nella partecipazione”. “I cristiani già negli anni passati – ricorda mons. Baturi – erano gli unici, da un certo punto di vista, che si assumevano una responsabilità per la popolazione. Grazie anche alla Chiesa italiana e i fondi dell’8xmille ad Aleppo c’era una mensa che sfornava 1.500 posti al giorno, si garantiva l’accesso agli ospedali, ai più poveri, e nell’Aleppo Est, quella la più devastata, c’erano i francescani a distribuire i viveri e ad accompagnare timidi segnali di imprenditoria giovanile”. “I cristiani – conclude mons. Baturi – si sono assunti delle responsabilità per il bene di tutti, adesso ci auguriamo che possano continuare a farlo in piena libertà”.
Sarà un’intervista all’ex presidente del Consiglio dei ministri e senatore a vita, Mario Monti, ad aprire la nuova puntata del programma “Di Bella sul 28”. Tra i temi della puntata la Manovra, le politiche migratorie, le questioni internazionali legate alla soluzione delle guerre, i nuovi sviluppi in Siria con le interviste al segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi, e a Francesca Dall’Oglio, sorella di padre Paolo. Ospiti in studio saranno il vicepresidente della Camera dei deputati, Giorgio Mulè (Forza Italia), e il capogruppo di Italia Viva alla Camera dei deputati, Davide Faraone.