“Il lavoro è un bene di tutti che deve essere disponibile per tutti coloro che ne sono capaci. La piena occupazione è, pertanto, un obbiettivo doveroso per ogni ordinamento economico orientato alla giustizia e al bene comune. Un ruolo importante e, dunque, una responsabilità specifica e grave appartengono in questo ambito, al ‘datore di lavoro indiretto’, ossia a quei soggetti-persone o istituzioni di vario tipo che sono in grado di orientare, a livello nazionale o internazionale, la politica del lavoro e dell’economia. Mi auguro pertanto che le esigenze legate alla centralità della persona prevalgano su quelle del profitto e che grazie alla creatività, al senso di responsabilità ed alla capacità di fare sistema, tutte le forze in campo si mobilitino per un rilancio del nostro territorio, prima che economico, umano”. Lo ha scritto mons. Gerardo Antonazzo, vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, in un messaggio sulla crisi occupazionale che riguarda il gruppo “Stellantis”.
“In Europa, il gruppo franco-italiano Stellantis, sta attraversando una crisi molto profonda”, osserva il presule: “In Italia ha 5 grandi stabilimenti (compreso quello di Piedimonte San Germano) i cui livelli occupazionali oggi si sono praticamente dimezzati rispetto al periodo pre-pandemico. La produzione quest’anno rischia di non superare i 500.000 veicoli e l’alto di gamma (Maserati e Alfa Romeo, fattispecie che interessa particolarmente lo stabilimento del nostro territorio) è precipitata: i due marchi storici, infatti, rischiano di uscire dal mercato”. “A tale riguardo – commenta mons. Antonazzo –, pur non volendo assolutamente sindacare circa le scelte gestionali/industriali operate da Stellantis, non posso non evidenziare che negli ultimi 4 anni, il Consiglio di amministrazione ha svuotato di risorse l’azienda (sono stati distribuiti 23 miliardi di euro di dividendi), la stessa si è più concentrata su questioni interne che di prodotto e di mercato, e ha notevolmente contratto la produzione, i volumi di vendita e l’occupazione”.
“La Chiesa diocesana c’è ed è vicina a tutti i lavoratori ed alle loro famiglie che stanno vivendo momenti di ansia e preoccupazione per il proprio futuro moralmente e con concretezza”, assicura il vescovo, ricordando che “è stato istituito anche un coordinamento di azione pastorale nazionale che interessa tutti gli Uffici diocesani di Pastorale sociale e del lavoro nel cui territorio operano aziende di Stellantis ed al quale partecipa anche il nostro direttore diocesano, Francesco Rabotti, per l’ascolto ed il monitoraggio delle diverse situazioni e lo svolgimento di un’azione pastorale condivisa”.