(Strasburgo) “Il Venezuela ha reagito. Contro ogni previsione, quella società divisa decise di riunirsi e risorgere dalle proprie ceneri. Affrontando il dolore con nobiltà e dignità, e in stretta adesione alla verità che dissolve le bugie, è emerso un genuino movimento di redenzione per unire e liberare il nostro popolo”, ha detto ancora María Corina Machado. “Il desiderio vitale di riavere i figli a casa, di incontrare di persona i nipoti, di riabbracciare i fratelli, di riunire la famiglia nell’amata terra, si è trasformato in un potente movimento sociale e culturale. Ecco perché lo scorso 28 luglio va ben oltre un evento elettorale. Considerarle semplici elezioni significherebbe ignorare l’entità delle forze che si sono scatenate nel nostro Paese e che oggi sono inarrestabili. Ciò che il Venezuela sta vivendo oggi è un autentico cambiamento culturale; un’identificazione profonda, razionale e spirituale con le radici più profonde delle nostre convinzioni comuni: dignità umana come valore sacro, libertà, uguaglianza davanti alla legge, rispetto della proprietà come requisito dell’autonomia individuale, lavoro produttivo e gratificante”.
“Ecco perché ciò che accade oggi in Venezuela trascende la nostra generazione e i nostri confini. Le implicazioni globali di questa lotta non si limitano ai tentacoli geopolitici che oggi operano in Venezuela e a partire dal Venezuela per destabilizzare l’Occidente. La nostra lotta dimostra ciò che può ottenere una società profondamente maltrattata quando, remando controcorrente e superando gli ostacoli, decide di andare avanti insieme sulla via del bene”.
La leader politica ha sottolineato: “Il Venezuela è cambiato. Non saremo mai più gli stessi. La nostra storia è una testimonianza universale del trionfo della coscienza, dell’organizzazione, dell’intelligenza e, soprattutto, dell’amore per ciò che è nostro. Il trionfo del Venezuela sarà il trionfo dell’umanità, di ogni individuo che ama essere libero e delle società che decidono di ritagliarsi insieme un futuro nella libertà”.